La Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di beni mobili, conclusa a Vienna l’11 aprile 1980, rappresenta indubbiamente uno dei maggiori successi conseguiti in sede di uniformazione del diritto internazionale privato materiale. La monografia vuole dare conto della talora problematica coesistenza tra essa, quale corpus di regole mirante a disciplinare in modo omogeneo il diritto della vendita internazionale di beni mobili su scala globale, ed il diritto europeo, inteso non solo come diritto promanante dalla Comunità Europea e volto all’armonizzazione o all’uniformazione delle norme sostanziali e di diritto internazionale privato degli Stati membri, ma altresì come insieme di regole e principi elaborati dalla scienza giuridica europea su un piano “metapositivo”.
Francesca Ragno (2008). Convenzione di Vienna e Diritto europeo. Padova : CEDAM.
Convenzione di Vienna e Diritto europeo
Francesca Ragno
2008
Abstract
La Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di beni mobili, conclusa a Vienna l’11 aprile 1980, rappresenta indubbiamente uno dei maggiori successi conseguiti in sede di uniformazione del diritto internazionale privato materiale. La monografia vuole dare conto della talora problematica coesistenza tra essa, quale corpus di regole mirante a disciplinare in modo omogeneo il diritto della vendita internazionale di beni mobili su scala globale, ed il diritto europeo, inteso non solo come diritto promanante dalla Comunità Europea e volto all’armonizzazione o all’uniformazione delle norme sostanziali e di diritto internazionale privato degli Stati membri, ma altresì come insieme di regole e principi elaborati dalla scienza giuridica europea su un piano “metapositivo”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


