Anche in Italia, veicoli e luoghi di transito accolgono sempre più spesso sistemi audiovisivi localizzati, in forma di schermi e video-totem destinati a passeggeri, viaggiatori e cittadini. Si tratta della cosiddetta go-tv, che gradualmente ha fatto la sua comparsa in stazioni ferroviarie, aeroporti, aree di sosta autostradali e pensiline d’attesa, attenuando ogni confine tra programmazione editoriale, informazioni di servizio e messaggi commerciali. Qual è la storia di questo speciale circuito distributivo, fedele a tecniche, generi e formati tipicamente televisivi? Chi sono i protagonisti alla base di un’industria in grado di produrre contenuti da fruire in movimento o durante brevi soste? Fino a che punto il suo sviluppo rappresenta una sfida per le politiche di comunicazione istituzionale e il design delle infrastrutture pubbliche? Queste sono alcune delle domande a cui il volume prova a rispondere, proponendo una prima modellizzazione del mezzo a partire da interviste condotte con professionisti e addetti ai lavori, osservazioni sul campo e analisi di un ampio corredo paratestuale. Si scopre così che gli “schermi di trasporto” non solo sono profondamente legati agli immaginari di mobilità che contribuiscono a diffondere, ma sembrano per certi versi anticipare la televisione del futuro, in stretta connessione con l’ingegneria della città contemporanea.
Emiliano Rossi (2023). Schermi di trasporto. Storia, produzione, immaginari. Sesto S. Giovanni : Meltemi.
Schermi di trasporto. Storia, produzione, immaginari
Emiliano Rossi
2023
Abstract
Anche in Italia, veicoli e luoghi di transito accolgono sempre più spesso sistemi audiovisivi localizzati, in forma di schermi e video-totem destinati a passeggeri, viaggiatori e cittadini. Si tratta della cosiddetta go-tv, che gradualmente ha fatto la sua comparsa in stazioni ferroviarie, aeroporti, aree di sosta autostradali e pensiline d’attesa, attenuando ogni confine tra programmazione editoriale, informazioni di servizio e messaggi commerciali. Qual è la storia di questo speciale circuito distributivo, fedele a tecniche, generi e formati tipicamente televisivi? Chi sono i protagonisti alla base di un’industria in grado di produrre contenuti da fruire in movimento o durante brevi soste? Fino a che punto il suo sviluppo rappresenta una sfida per le politiche di comunicazione istituzionale e il design delle infrastrutture pubbliche? Queste sono alcune delle domande a cui il volume prova a rispondere, proponendo una prima modellizzazione del mezzo a partire da interviste condotte con professionisti e addetti ai lavori, osservazioni sul campo e analisi di un ampio corredo paratestuale. Si scopre così che gli “schermi di trasporto” non solo sono profondamente legati agli immaginari di mobilità che contribuiscono a diffondere, ma sembrano per certi versi anticipare la televisione del futuro, in stretta connessione con l’ingegneria della città contemporanea.File | Dimensione | Formato | |
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