L’architettura civile di Gino Malacarne

Reflecting on the places of the city and its shape therefore means think critically about providing new spatial possibilities of different social aggregation with respect to dominant imperatives and to at the same time therefore also make a criticism of the society of contemporary. The relationship with the history of the architecture of the city – here understood in its broadest sense without excluding obviously the experience of the modern - which by unanimous opinion has been able to build places of living and relationships between the parts that still exist they work today, it must continue to be one of the fields of research privileged. The essay presented analyzes the work of Gino Malacarne in which his architecture is understood as a criticism of built reality and a stimulus for future research.

Riflettere sui luoghi della città e la sua forma significa quindi pensare criticamente a fornire nuove possibilità spaziali di diversa aggregazione sociale rispetto agli imperativi dominanti e al tempo stesso quindi operare anche una critica alla società del contemporaneo. Il rapporto con la storia dell’architettura della città – qui intesa nella sua accezione più ampia non escludendo ovviamente l’esperienza del moderno – che per unanime giudizio ha saputo costruire luoghi dell’abitare e relazioni tra le parti che ancora oggi funzionano, deve continuare a essere uno dei campi di ricerca privilegiato. Il saggio presentato analizza il lavoro di Gino Malacarne in cui la sua architettura è intesa come critica della realtà costruita e stimolo per future ricerche.