Non sono trascorsi molti anni da quando per la prima volta si parlò fra operatori del mondo della scuola di una possibile “via italiana” al Cooperative Learning. Da allora non c’è dubbio che questa metodologia si sia sempre più diffusa nelle scuole e tra gli insegnanti nel nostro paese come segno inequivocabile della sua sorprendente possibilità di applicazione anche all’interno di una non rinnovata struttura di programmi scolastici. Al momento attuale non si sa da quanti insegnanti è considerata parte integrante della propria pratica professionale, con quale frequenza e secondo quali principi è applicata, in quale livello e indirizzo di scuola e preferibilmente adottata, e infine per quale/i ragione/i è preferita ad altre metodologie di insegnamento. Certamente non abbiamo ancora sufficienti informazioni riguardo a tutta una serie di aspetti connessi alla diffusione del Cooperative Learning nella scuola italiana; in ogni caso anche in questa, al pari di quanto è accaduto e accade nella scuola in tante altre parti del mondo, è ampiamente riconosciuta l’efficacia della metodologia nel conseguire un ampio spettro di obiettivi scolastici come un buon livello di apprendimento, di motivazione intrinseca, di sviluppo sociale e cognitivo, una buona qualità di pensiero di livello elevato, di relazioni sociali, un certo grado di valorizzazione delle differenze, di salute mentale, di stima di sé, di abilità sociali e prosociali.
Ellerani, P., Pavan, D. (2003). Cooperative learning. NAPOLI : Tecnodid.
Cooperative learning
Ellerani, Pier Giuseppe
Primo
;
2003
Abstract
Non sono trascorsi molti anni da quando per la prima volta si parlò fra operatori del mondo della scuola di una possibile “via italiana” al Cooperative Learning. Da allora non c’è dubbio che questa metodologia si sia sempre più diffusa nelle scuole e tra gli insegnanti nel nostro paese come segno inequivocabile della sua sorprendente possibilità di applicazione anche all’interno di una non rinnovata struttura di programmi scolastici. Al momento attuale non si sa da quanti insegnanti è considerata parte integrante della propria pratica professionale, con quale frequenza e secondo quali principi è applicata, in quale livello e indirizzo di scuola e preferibilmente adottata, e infine per quale/i ragione/i è preferita ad altre metodologie di insegnamento. Certamente non abbiamo ancora sufficienti informazioni riguardo a tutta una serie di aspetti connessi alla diffusione del Cooperative Learning nella scuola italiana; in ogni caso anche in questa, al pari di quanto è accaduto e accade nella scuola in tante altre parti del mondo, è ampiamente riconosciuta l’efficacia della metodologia nel conseguire un ampio spettro di obiettivi scolastici come un buon livello di apprendimento, di motivazione intrinseca, di sviluppo sociale e cognitivo, una buona qualità di pensiero di livello elevato, di relazioni sociali, un certo grado di valorizzazione delle differenze, di salute mentale, di stima di sé, di abilità sociali e prosociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


