La narrazione del lavoro è cambiata profondamente. Gli scenari nei quali essa si invera sono altri da quelli conosciuti e consolidati negli anni precedenti. Con la narrazione è cambiata la prospettiva e la stessa grammatica del lavoro, il suo vocabolario e lo stile: così da richiedere nuovi linguaggi per la comprensione di quanto già avvenuto e di quanto in progressivo – ma altrettanto rapidissimo – divenire. Le consolidate rappresentazioni mentali degli adulti vengono sfidate dalla velocità delle trasformazioni portate dalla tecnologia – anche attraverso la cosiddetta industry 4.0 – investendo tutti i domini economici e sociali (Guarascio e Sacchi, 2017). Per certi versi – osservando per esempio la robotizzazione del lavoro e l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale (IA) – appare lucida e profetica la descrizione di Hannah Arendt (1964) di come l’homo faber abbia eretto un nuovo mondo, che ha superato quella funzione creatrice di strumenti utili a coadiuvare il processo verso una vita più umana dell’animal laborans; altri animal laborans essi stessi strumenti, nella loro autonomia, modificano le mappe biologiche dell’umanità e degli ambienti nei quali operano.
Ellerani, P. (2017). Modelli educativi e formativi per gli ambienti innovativi. MIlano : Franco Angeli.
Modelli educativi e formativi per gli ambienti innovativi
P. Ellerani
Primo
2017
Abstract
La narrazione del lavoro è cambiata profondamente. Gli scenari nei quali essa si invera sono altri da quelli conosciuti e consolidati negli anni precedenti. Con la narrazione è cambiata la prospettiva e la stessa grammatica del lavoro, il suo vocabolario e lo stile: così da richiedere nuovi linguaggi per la comprensione di quanto già avvenuto e di quanto in progressivo – ma altrettanto rapidissimo – divenire. Le consolidate rappresentazioni mentali degli adulti vengono sfidate dalla velocità delle trasformazioni portate dalla tecnologia – anche attraverso la cosiddetta industry 4.0 – investendo tutti i domini economici e sociali (Guarascio e Sacchi, 2017). Per certi versi – osservando per esempio la robotizzazione del lavoro e l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale (IA) – appare lucida e profetica la descrizione di Hannah Arendt (1964) di come l’homo faber abbia eretto un nuovo mondo, che ha superato quella funzione creatrice di strumenti utili a coadiuvare il processo verso una vita più umana dell’animal laborans; altri animal laborans essi stessi strumenti, nella loro autonomia, modificano le mappe biologiche dell’umanità e degli ambienti nei quali operano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


