L’estensione degli spazi attraverso le tecnologie e l’ibridazione dei luoghi dell’apprendimento – in una lifelong learning society di tipo espansivo – delineano un tempo di nuova narrazione anche per le metodologie e la ricerca didattica. Da una parte, il lascito recente della teoria costruttivista dell’apprendimento è l’affermazione degli ambienti di apprendimento come “sistemi” interdipendenti entro i quali avviene l’evoluzione progressiva delle intelligenze e delle capacità dell’Essere Umano. Dall’altra l’emergente intreccio dell’apprendimento nei contesti non-formali e informali con quelli formali, permette di accreditare il dilatarsi - senza soluzione di continuità – di un wide learning che educa e forma continuamente, originando un nuovo scenario dell’esperienza, della post-esperienza e della trasformatività. Vi è altresì una terza dimensione affermatasi con la ricerca neuroscientifica, che ri-mappa le “fonti di una scienza dell’educazione”, e apre i cancelli di un cantiere appena tracciato verso il pieno sviluppo del potenziale umano, in tutte le età della vita – e in tutti i luoghi.
Ellerani, P. (In stampa/Attività in corso). I futuri della didattica.
I futuri della didattica
Ellerani, P.
In corso di stampa
Abstract
L’estensione degli spazi attraverso le tecnologie e l’ibridazione dei luoghi dell’apprendimento – in una lifelong learning society di tipo espansivo – delineano un tempo di nuova narrazione anche per le metodologie e la ricerca didattica. Da una parte, il lascito recente della teoria costruttivista dell’apprendimento è l’affermazione degli ambienti di apprendimento come “sistemi” interdipendenti entro i quali avviene l’evoluzione progressiva delle intelligenze e delle capacità dell’Essere Umano. Dall’altra l’emergente intreccio dell’apprendimento nei contesti non-formali e informali con quelli formali, permette di accreditare il dilatarsi - senza soluzione di continuità – di un wide learning che educa e forma continuamente, originando un nuovo scenario dell’esperienza, della post-esperienza e della trasformatività. Vi è altresì una terza dimensione affermatasi con la ricerca neuroscientifica, che ri-mappa le “fonti di una scienza dell’educazione”, e apre i cancelli di un cantiere appena tracciato verso il pieno sviluppo del potenziale umano, in tutte le età della vita – e in tutti i luoghi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.