Questo volume è concepito in maniera nuova per condurre il lettore - attraverso una serie di esempi reali e artifici inconsueti - alla comprensione delle tappe evolutive subite da un territorio nel corso della propria storia geologica. Descrive e analizza i numerosi segni lasciati dalle forze che agiscono, tanto sulla superficie quanto nelle profondità della crosta terrestre, sgretolando, erodendo, smistando e accumulando, cementando, sospingendo, sollevando, piegando, affastellando, frammentando, e poi di nuovo sgretolando, erodendo... in un susseguirsi incessante e infinito di deposizioni, deformazioni e modellamenti. Il volume si rivolge non solo agli studenti che, alloro primo approccio con le scienze che descrivono e analizzano l'evoluzione geologico-morfologica di un territorio, intendono comprendere l'essenza e la ragione di molti tra i fenomeni che condizionano le modificazioni, grandi e piccole, del nostro pianeta, ma anche agli appassionati naturalisti che spesso si domandano la ragione di molti caratteri presenti nel territorio e nell'ambiente. Caratteri che sovente sono tanto evidenti nella loro manifestazione quanto incomprensibili nella loro genesi. Inoltre, ho voluto dare molto spazio alle didascalie delle oltre duecento figure (tra foto e disegni) al fine di esemplificare e concretizzare i concetti espressi nel testo. Per un escursionista abituato a percorrere sentieri e mulattiere sono tante le possibilità di interesse comunicate dagli aspetti sempre vari e affascinanti che la Natura riserva lungo i suoi infiniti percorsi. Curiosità botaniche, faunistiche, forestali, insieme a quelle archeologiche, storiche, di architettura rurale; senza considerare le infinite proposte di semplice appagamento estetico: cascate, tramonti, temporali, arcobaleni improvvisi, mari di nubi... Tra tutto questo l'aspetto geologico e morfologico dell'ambiente che si attraversa viene spesso del tutto trascurato. Ciò accade perché la divulgazione di tali aspetti naturali, molto attiva in altri paesi o addirittura considerata fondamentale nel mondo anglosassone, da noi è ancora ritenuta, a torto, di secondario interesse. La carenza di una tale educazione geologica s.l. fa sì che per la gran parte degli escursionisti le morfologie alpine e le rocce attraversate durante le escursioni siano pressoché tutte uguali, prive di significato e incapaci di trasmettere sensazioni. Eppure, se solo l'attenzione fosse maggiormente stimolata all'osservazione più particolare e diretta dei tanti strati e banchi rocciosi incontrati e calpestati durante le innumerevoli escursioni, si
Venturini C. (2010). Si forma, si deforma, si modella: come il territorio si modifica attraverso il tempo geologico. TAVAGNACCO (UD) : s.n..
Si forma, si deforma, si modella: come il territorio si modifica attraverso il tempo geologico
VENTURINI, CORRADO
2010
Abstract
Questo volume è concepito in maniera nuova per condurre il lettore - attraverso una serie di esempi reali e artifici inconsueti - alla comprensione delle tappe evolutive subite da un territorio nel corso della propria storia geologica. Descrive e analizza i numerosi segni lasciati dalle forze che agiscono, tanto sulla superficie quanto nelle profondità della crosta terrestre, sgretolando, erodendo, smistando e accumulando, cementando, sospingendo, sollevando, piegando, affastellando, frammentando, e poi di nuovo sgretolando, erodendo... in un susseguirsi incessante e infinito di deposizioni, deformazioni e modellamenti. Il volume si rivolge non solo agli studenti che, alloro primo approccio con le scienze che descrivono e analizzano l'evoluzione geologico-morfologica di un territorio, intendono comprendere l'essenza e la ragione di molti tra i fenomeni che condizionano le modificazioni, grandi e piccole, del nostro pianeta, ma anche agli appassionati naturalisti che spesso si domandano la ragione di molti caratteri presenti nel territorio e nell'ambiente. Caratteri che sovente sono tanto evidenti nella loro manifestazione quanto incomprensibili nella loro genesi. Inoltre, ho voluto dare molto spazio alle didascalie delle oltre duecento figure (tra foto e disegni) al fine di esemplificare e concretizzare i concetti espressi nel testo. Per un escursionista abituato a percorrere sentieri e mulattiere sono tante le possibilità di interesse comunicate dagli aspetti sempre vari e affascinanti che la Natura riserva lungo i suoi infiniti percorsi. Curiosità botaniche, faunistiche, forestali, insieme a quelle archeologiche, storiche, di architettura rurale; senza considerare le infinite proposte di semplice appagamento estetico: cascate, tramonti, temporali, arcobaleni improvvisi, mari di nubi... Tra tutto questo l'aspetto geologico e morfologico dell'ambiente che si attraversa viene spesso del tutto trascurato. Ciò accade perché la divulgazione di tali aspetti naturali, molto attiva in altri paesi o addirittura considerata fondamentale nel mondo anglosassone, da noi è ancora ritenuta, a torto, di secondario interesse. La carenza di una tale educazione geologica s.l. fa sì che per la gran parte degli escursionisti le morfologie alpine e le rocce attraversate durante le escursioni siano pressoché tutte uguali, prive di significato e incapaci di trasmettere sensazioni. Eppure, se solo l'attenzione fosse maggiormente stimolata all'osservazione più particolare e diretta dei tanti strati e banchi rocciosi incontrati e calpestati durante le innumerevoli escursioni, siI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.