Quanto emerge dall’impianto finale della Legge 107/2015 definisce un completamento dell’idea di “Scuola Autonoma” che si progetta, organizza ed opera (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) all’interno di un “Territorio” con il quale estendere la corresponsabilità formativa, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle reti locali, nell’idea di una “scuola aperta”. Questo aspetto – probabilmente non intenzionale – è un’ulteriore apertura e sottolineatura implicita delle connessioni con i cosiddetti ambienti di apprendimento, al centro dell’attenzione soprattutto con l’ingresso dell’impianto curricolare ordinato dalle Indicazioni nazionali e basato sui traguardi di competenza. Il dibattito in corso – anche nel contesto internazionale – ha posto in relazione da tempo gli esiti di apprendimento e le modalità di conduzione e gestione degli ambienti/ contesti di apprendimento. Il fatto che sempre più i contesti di apprendimento siano osservati attraverso la lente olistica dell’eco-sistema, permette di considerare fattori interdipendenti che connettono per esempio la scuola ai propri territori, con una maggiore intenzionalità formativa. Quanto accade nelle aule scolastiche, sempre di più aperte dalle tecnologie digitali, ha comunque bisogno di essere ricomposto e reinterpretato con il cuore pedagogico. Le competenze, le disposizioni non si formano nel vuoto: hanno bisogno di “contesti” che sapientemente portino al
Ellerani, P. (2017). Costruire l'ambiente di apprendimento. Prospettive di cooperative learning, service learning e problem-based learning. Teramo : Lisciani.
Costruire l'ambiente di apprendimento. Prospettive di cooperative learning, service learning e problem-based learning
Ellerani, P.
Primo
2017
Abstract
Quanto emerge dall’impianto finale della Legge 107/2015 definisce un completamento dell’idea di “Scuola Autonoma” che si progetta, organizza ed opera (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) all’interno di un “Territorio” con il quale estendere la corresponsabilità formativa, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle reti locali, nell’idea di una “scuola aperta”. Questo aspetto – probabilmente non intenzionale – è un’ulteriore apertura e sottolineatura implicita delle connessioni con i cosiddetti ambienti di apprendimento, al centro dell’attenzione soprattutto con l’ingresso dell’impianto curricolare ordinato dalle Indicazioni nazionali e basato sui traguardi di competenza. Il dibattito in corso – anche nel contesto internazionale – ha posto in relazione da tempo gli esiti di apprendimento e le modalità di conduzione e gestione degli ambienti/ contesti di apprendimento. Il fatto che sempre più i contesti di apprendimento siano osservati attraverso la lente olistica dell’eco-sistema, permette di considerare fattori interdipendenti che connettono per esempio la scuola ai propri territori, con una maggiore intenzionalità formativa. Quanto accade nelle aule scolastiche, sempre di più aperte dalle tecnologie digitali, ha comunque bisogno di essere ricomposto e reinterpretato con il cuore pedagogico. Le competenze, le disposizioni non si formano nel vuoto: hanno bisogno di “contesti” che sapientemente portino alI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


