Il rapporto di Ernesto Laclau con Marx è stato a lungo sottovalutato, principalmente a causa dei ripetuti attacchi al marxismo presenti nei suoi testi. Se è certo vero, da una parte, che Laclau ha quasi sempre schiacciato il marxismo sulle sue manifestazioni più rozze, essenzialiste ed economiciste, considerandolo come costante sponda polemica nella costruzione della sua teoria politica post-fondazionalista, dall’altra il suo debito con Marx è non solo evidente ma costitutivo, in particolare nel suoi primi scritti. Sin dagli anni ’60 Laclau è stato infatti un solido e originale lettore di Marx, interpretato inizialmente attraverso lo strutturalismo di Althusser e Poulantzas, poi con le lenti della teoria della dipendenza, fino alla svolta di Egemonia e strategia socialista che segna il passaggio al post-marxismo non nei termini di una rottura, ma come «riappropriazione di una tradizione intellettuale». L’intento del saggio è di ricostruire il rapporto di Laclau con i testi marxiani, in particolare nei due saggi dove esso è più evidente (Feudalism and Capitalism in Latin America del 1971 e New Reflections on the Revolution of Our Time del 1990). Da questi testi emerge infatti un tema chiave della ricerca laclausiana pre-populista: il tema del “fuori”, ovvero di quale sia il rapporto di un sistema con quell’esterno che però contribuisce a riprodurlo. Un tema che è oggi al centro dei dibattiti sulle trasformazioni del capitalismo contemporaneo.
Michele Filippini (2022). Il Marx di Laclau: prima e oltre il populismo. Pisa : Pacini Editore.
Il Marx di Laclau: prima e oltre il populismo
Michele Filippini
2022
Abstract
Il rapporto di Ernesto Laclau con Marx è stato a lungo sottovalutato, principalmente a causa dei ripetuti attacchi al marxismo presenti nei suoi testi. Se è certo vero, da una parte, che Laclau ha quasi sempre schiacciato il marxismo sulle sue manifestazioni più rozze, essenzialiste ed economiciste, considerandolo come costante sponda polemica nella costruzione della sua teoria politica post-fondazionalista, dall’altra il suo debito con Marx è non solo evidente ma costitutivo, in particolare nel suoi primi scritti. Sin dagli anni ’60 Laclau è stato infatti un solido e originale lettore di Marx, interpretato inizialmente attraverso lo strutturalismo di Althusser e Poulantzas, poi con le lenti della teoria della dipendenza, fino alla svolta di Egemonia e strategia socialista che segna il passaggio al post-marxismo non nei termini di una rottura, ma come «riappropriazione di una tradizione intellettuale». L’intento del saggio è di ricostruire il rapporto di Laclau con i testi marxiani, in particolare nei due saggi dove esso è più evidente (Feudalism and Capitalism in Latin America del 1971 e New Reflections on the Revolution of Our Time del 1990). Da questi testi emerge infatti un tema chiave della ricerca laclausiana pre-populista: il tema del “fuori”, ovvero di quale sia il rapporto di un sistema con quell’esterno che però contribuisce a riprodurlo. Un tema che è oggi al centro dei dibattiti sulle trasformazioni del capitalismo contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.