Il linguaggio non potrebbe esistere senza la memoria, in tutte le sue forme: di fatto, essa non soltanto costituisce un repertorio da cui recuperare eventi da narrare o intenzioni da comunicare, ma rappresenta anche la base della conoscenza concettuale, il “dispositivo” che permette l’integrazione delle informazioni durante i compiti di produzione e comprensione verbale, nonché lo strumento che consente a ciascun individuo di apprendere e di applicare inconsapevolmente le regole grammaticali della propria lingua madre. Nel presente articolo ci proponiamo di illustrare le relazioni tra questi due domini alla luce dei risultati del progetto OPLON (Opportunities for Active and Healthy longevity). La ricerca, cofinanziata dal MIUR nel programma Smart Cities and Communities and Social Innovation nel triennio 2015-18, si prefiggeva l’obiettivo di sviluppare strumenti per la diagnosi precoce e a basso costo delle condizioni di deterioramento cognitivo, e in particolare di verificare la possibilità di utilizzare con finalità diagnostica indici linguistici quantitativi estratti automaticamente, mediante tecniche di Natural Language Processing, dalle produzioni verbali di soggetti in età presenile e senile. Il contributo è organizzato come segue: nel secondo paragrafo verrà fornito un breve quadro della relazione che le funzioni mnesiche intrattengono con il linguaggio verbale; nel terzo verranno riassunte le caratteristiche epidemiologiche e cliniche delle demenze; il quarto sarà dedicato alla presentazione del progetto OPLON; infine, al quinto paragrafo saranno affidate la discussione dei risultati e una breve conclusione.
Gloria Gagliardi (2023). Erosione del linguaggio e delle funzioni mnesiche nelle patologie dementigene. Roma : Carocci.
Erosione del linguaggio e delle funzioni mnesiche nelle patologie dementigene
Gloria Gagliardi
2023
Abstract
Il linguaggio non potrebbe esistere senza la memoria, in tutte le sue forme: di fatto, essa non soltanto costituisce un repertorio da cui recuperare eventi da narrare o intenzioni da comunicare, ma rappresenta anche la base della conoscenza concettuale, il “dispositivo” che permette l’integrazione delle informazioni durante i compiti di produzione e comprensione verbale, nonché lo strumento che consente a ciascun individuo di apprendere e di applicare inconsapevolmente le regole grammaticali della propria lingua madre. Nel presente articolo ci proponiamo di illustrare le relazioni tra questi due domini alla luce dei risultati del progetto OPLON (Opportunities for Active and Healthy longevity). La ricerca, cofinanziata dal MIUR nel programma Smart Cities and Communities and Social Innovation nel triennio 2015-18, si prefiggeva l’obiettivo di sviluppare strumenti per la diagnosi precoce e a basso costo delle condizioni di deterioramento cognitivo, e in particolare di verificare la possibilità di utilizzare con finalità diagnostica indici linguistici quantitativi estratti automaticamente, mediante tecniche di Natural Language Processing, dalle produzioni verbali di soggetti in età presenile e senile. Il contributo è organizzato come segue: nel secondo paragrafo verrà fornito un breve quadro della relazione che le funzioni mnesiche intrattengono con il linguaggio verbale; nel terzo verranno riassunte le caratteristiche epidemiologiche e cliniche delle demenze; il quarto sarà dedicato alla presentazione del progetto OPLON; infine, al quinto paragrafo saranno affidate la discussione dei risultati e una breve conclusione.File | Dimensione | Formato | |
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