Il presente contributo ha il fine di effettuare qualche riflessione sul principio di legalità processuale, partendo dall’insegnamento di Franco Cordero. La tesi sostenuta è che nel pensiero sviluppato dal Maestro si colgono ragionamenti emancipati, anche in maniera rilevante, dal testo positivo della previsione normativa scritta dal legislatore. In questo senso, la strada intrapresa dallo studioso torinese pare antesignana di una tendenza che poi sarebbe dilagata, con il nuovo millennio, a causa dell’irrompere delle fonti sovranazionali, soprattutto quelle europee, e della loro interazione con gli ordinamenti statuali. Una af-fermazione di questo genere, Cordero antesignano della crisi della legalità, sa-rebbe tuttavia semplificatrice e, per questa ragione, mendace. Prova ne sia che, quand’anche criticate, le tesi promosse dall’illustre giurista non furono mai at-taccate sul piano della violazione del principio di legalità. L’idea che si intende proporre è che tra le dipartite dal testo positivo promosse da Cordero e quelle legate al fenomeno moderno del diritto multilivello vi sia una essenziale differenza di metodo. Nel pensiero dell’Autore, cui il volume è dedicato, vi è come linea guida la salvaguardia del sistema processuale e delle sue logiche intrinseche: salvaguardia che deve essere promossa anche contro il legislatore, il quale non sempre è consapevole delle logiche proprie che innervano i meccanismi processuali.
Caianiello (2023). Il processo e la sua sintassi. Il principio di legalità processuale nell'insegnamento di Franco Cordero. Torino : Giappichelli.
Il processo e la sua sintassi. Il principio di legalità processuale nell'insegnamento di Franco Cordero
Caianiello
2023
Abstract
Il presente contributo ha il fine di effettuare qualche riflessione sul principio di legalità processuale, partendo dall’insegnamento di Franco Cordero. La tesi sostenuta è che nel pensiero sviluppato dal Maestro si colgono ragionamenti emancipati, anche in maniera rilevante, dal testo positivo della previsione normativa scritta dal legislatore. In questo senso, la strada intrapresa dallo studioso torinese pare antesignana di una tendenza che poi sarebbe dilagata, con il nuovo millennio, a causa dell’irrompere delle fonti sovranazionali, soprattutto quelle europee, e della loro interazione con gli ordinamenti statuali. Una af-fermazione di questo genere, Cordero antesignano della crisi della legalità, sa-rebbe tuttavia semplificatrice e, per questa ragione, mendace. Prova ne sia che, quand’anche criticate, le tesi promosse dall’illustre giurista non furono mai at-taccate sul piano della violazione del principio di legalità. L’idea che si intende proporre è che tra le dipartite dal testo positivo promosse da Cordero e quelle legate al fenomeno moderno del diritto multilivello vi sia una essenziale differenza di metodo. Nel pensiero dell’Autore, cui il volume è dedicato, vi è come linea guida la salvaguardia del sistema processuale e delle sue logiche intrinseche: salvaguardia che deve essere promossa anche contro il legislatore, il quale non sempre è consapevole delle logiche proprie che innervano i meccanismi processuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.