Il progetto "P.P.P. Progetto per Pasolini" si è svolto nell'ambito delle attività promosse dal Centro di promozione teatrale La Soffitta, del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna, fra il 7 marzo e il 23 maggio 2005. Curatrice Cristina Valenti, in collaborazione con Stefano Casi. Alla scoperta del rapporto di Pasolini con il teatro e del teatro con Pasolini, nel trentennale della sua morte. In programma tre spettacoli, una tavola rotonda, una giornata non stop di immagini, parole, visioni, ma anche una creazione “in diretta”: quella che ha trasformato l'omaggio teatrale di Giuseppe Bertolucci e Fabrizio Gifuni a Pasolini, "’Na specie de cadavere lunghissimo", in un’opera video attraverso un lungo laboratorio tecnico-creativo con gli studenti. I tre spettacoli hanno dimostrato l’intenso dialogo fra Pasolini e il teatro, con la messinscena di una sua tragedia ("Orgia", regia di Andrea Adriatico) e con due drammaturgie originali ("Pa’", regia di Anna Redi e "Calderon, il padre, il figlio, la torre, il palazzo", regia di Alessandra Cutolo), testimonianza della nuova “necessità di Pasolini” in molti giovani artisti. Centrale nel programma è stata la giornata "TEATRI CORSARI. Pasolini e Laura Betti: immagini, parole, frammenti", una 12 ore non-stop di documenti, in parte inediti o poco visti, per riportare alla luce l’impegno teatrale originale di Pier Paolo Pasolini e Laura Betti. Fondamentale per questa giornata la collaborazione della Cineteca di Bologna, dove è custodito non solo l’Archivio Pasolini ma anche il Fondo Laura Betti, dal quale sono emersi per la prima volta preziosi materiali. La giornata ha preso il via con la proiezione del corto "Che cosa sono le nuvole?", il più affascinante esempio di intersezione fra cinema e teatro nell’opera di Pasolini. A seguire, alcune interviste radiofoniche fatte allo stesso Pasolini sulle sue tragedie. A seguire, la presentazione ufficiale dell’Archivio Laura Betti, con una raccolta di rare immagini video dell’artista. Laura Betti è stata ricordata dall’amica e studiosa Jacqueline Risset, che con lei ha collaborato tra l’altro nell’Associazione Fondo Pasolini. Quindi un documento eccezionale: l’unica registrazione audio completa dello spettacolo "Orgia" scritto e diretto da Pasolini, con l’interpretazione di Laura Betti, Luigi Mezzanotte e Nelide Giammarco, andato in scena al Teatro Stabile di Torino il 25 novembre 1968. La non-stop è proseguita con una selezione di immagini cinematografiche pasoliniane di confine con il teatro e con un’antologia delle canzoni che Laura Betti interpretò nei suoi recital teatrali dal 1960: dalle canzoni composte dai più importanti scrittori dell’epoca a quelle di Brecht-Weill. Si è quindi aperta un’ampia parentesi dedicata al lavoro di Luca Ronconi, il regista italiano che più di tutti si è misurato con la scrittura teatrale di Pasolini. E' stato possibile vedere, oltre ad alcune immagini del "Pilade" (Scuola del Teatro Stabile di Torino), il rarissimo film che il regista ungherese Miklos Jancsò dedicò nel 1977 alle prove per il leggendario spettacolo "Calderón" al Laboratorio di Prato. Sono seguiti ulteriori rari frammenti video e audio che documentano le intersezioni fra cinema e teatro nell’opera di Pasolini. La giornata si è conclusa con la proiezione del film di Mario Martone "Una disperata vitalità" dedicato al celebre recital pasoliniano di Laura Betti del 1998.

P.P.P. Progetto per Pasolini / C. Valenti. - (2005).

P.P.P. Progetto per Pasolini

VALENTI, CRISTINA
2005

Abstract

Il progetto "P.P.P. Progetto per Pasolini" si è svolto nell'ambito delle attività promosse dal Centro di promozione teatrale La Soffitta, del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna, fra il 7 marzo e il 23 maggio 2005. Curatrice Cristina Valenti, in collaborazione con Stefano Casi. Alla scoperta del rapporto di Pasolini con il teatro e del teatro con Pasolini, nel trentennale della sua morte. In programma tre spettacoli, una tavola rotonda, una giornata non stop di immagini, parole, visioni, ma anche una creazione “in diretta”: quella che ha trasformato l'omaggio teatrale di Giuseppe Bertolucci e Fabrizio Gifuni a Pasolini, "’Na specie de cadavere lunghissimo", in un’opera video attraverso un lungo laboratorio tecnico-creativo con gli studenti. I tre spettacoli hanno dimostrato l’intenso dialogo fra Pasolini e il teatro, con la messinscena di una sua tragedia ("Orgia", regia di Andrea Adriatico) e con due drammaturgie originali ("Pa’", regia di Anna Redi e "Calderon, il padre, il figlio, la torre, il palazzo", regia di Alessandra Cutolo), testimonianza della nuova “necessità di Pasolini” in molti giovani artisti. Centrale nel programma è stata la giornata "TEATRI CORSARI. Pasolini e Laura Betti: immagini, parole, frammenti", una 12 ore non-stop di documenti, in parte inediti o poco visti, per riportare alla luce l’impegno teatrale originale di Pier Paolo Pasolini e Laura Betti. Fondamentale per questa giornata la collaborazione della Cineteca di Bologna, dove è custodito non solo l’Archivio Pasolini ma anche il Fondo Laura Betti, dal quale sono emersi per la prima volta preziosi materiali. La giornata ha preso il via con la proiezione del corto "Che cosa sono le nuvole?", il più affascinante esempio di intersezione fra cinema e teatro nell’opera di Pasolini. A seguire, alcune interviste radiofoniche fatte allo stesso Pasolini sulle sue tragedie. A seguire, la presentazione ufficiale dell’Archivio Laura Betti, con una raccolta di rare immagini video dell’artista. Laura Betti è stata ricordata dall’amica e studiosa Jacqueline Risset, che con lei ha collaborato tra l’altro nell’Associazione Fondo Pasolini. Quindi un documento eccezionale: l’unica registrazione audio completa dello spettacolo "Orgia" scritto e diretto da Pasolini, con l’interpretazione di Laura Betti, Luigi Mezzanotte e Nelide Giammarco, andato in scena al Teatro Stabile di Torino il 25 novembre 1968. La non-stop è proseguita con una selezione di immagini cinematografiche pasoliniane di confine con il teatro e con un’antologia delle canzoni che Laura Betti interpretò nei suoi recital teatrali dal 1960: dalle canzoni composte dai più importanti scrittori dell’epoca a quelle di Brecht-Weill. Si è quindi aperta un’ampia parentesi dedicata al lavoro di Luca Ronconi, il regista italiano che più di tutti si è misurato con la scrittura teatrale di Pasolini. E' stato possibile vedere, oltre ad alcune immagini del "Pilade" (Scuola del Teatro Stabile di Torino), il rarissimo film che il regista ungherese Miklos Jancsò dedicò nel 1977 alle prove per il leggendario spettacolo "Calderón" al Laboratorio di Prato. Sono seguiti ulteriori rari frammenti video e audio che documentano le intersezioni fra cinema e teatro nell’opera di Pasolini. La giornata si è conclusa con la proiezione del film di Mario Martone "Una disperata vitalità" dedicato al celebre recital pasoliniano di Laura Betti del 1998.
2005
P.P.P. Progetto per Pasolini / C. Valenti. - (2005).
C. Valenti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/9492
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