Il capitolo muove da una domanda di ricerca generale che riguarda il modo in cui la realtà del consumo di servizi di welfare nei media italiani si collochi rispetto a due aree semantiche che sono i lati di una classica distinzione delle moderne democrazie occidentali, in qualche modo contrapposti ma indissociabili: i consumi individuali e i beni pubblici. Da un lato, quindi, troviamo la società dei consumi come ambito delle scelte individuali di consumo e degli stili di vita, a caratterizzazione maggiormente privata mentre, dall’altro, sussiste la forma dello stato sociale con le sue politiche di servizio e redistributive che pertiene al campo dei diritti di cittadinanza e dei beni pubblici, a caratterizzazione collettiva e pubblica. A tal scopo, e coerentemente con un approccio che tratta i media come luoghi centrali per la riflessività sociale, sono stati osservati i prodotti della fiction televisiva intesi come programmi di intrattenimento che per il loro essere delle storie che parlano di noi si prestano ad essere considerati luoghi di osservazione particolarmente pertinenti. Il saggio presenta i risultati di un’analisi del contenuto di tre prodotti della fiction italiana che abbracciano un periodo che va dalla fine degli anni Sessanta ai nostri giorni.
BARTOLETTI, R., GEMINI, L. (2013). La realtà del consumo di welfare: semantica e rappresentazioni nella fiction italiana. Bologna : Società Editrice Il Mulino.
La realtà del consumo di welfare: semantica e rappresentazioni nella fiction italiana
BARTOLETTI, ROBERTA
;GEMINI, LAURA
2013
Abstract
Il capitolo muove da una domanda di ricerca generale che riguarda il modo in cui la realtà del consumo di servizi di welfare nei media italiani si collochi rispetto a due aree semantiche che sono i lati di una classica distinzione delle moderne democrazie occidentali, in qualche modo contrapposti ma indissociabili: i consumi individuali e i beni pubblici. Da un lato, quindi, troviamo la società dei consumi come ambito delle scelte individuali di consumo e degli stili di vita, a caratterizzazione maggiormente privata mentre, dall’altro, sussiste la forma dello stato sociale con le sue politiche di servizio e redistributive che pertiene al campo dei diritti di cittadinanza e dei beni pubblici, a caratterizzazione collettiva e pubblica. A tal scopo, e coerentemente con un approccio che tratta i media come luoghi centrali per la riflessività sociale, sono stati osservati i prodotti della fiction televisiva intesi come programmi di intrattenimento che per il loro essere delle storie che parlano di noi si prestano ad essere considerati luoghi di osservazione particolarmente pertinenti. Il saggio presenta i risultati di un’analisi del contenuto di tre prodotti della fiction italiana che abbracciano un periodo che va dalla fine degli anni Sessanta ai nostri giorni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.