l discorso sulle tematiche di educazione di genere, delle differenze di genere e dell’educazione al genere rappresenta un’occasione per un’educazione più completa e approfondita riguardo l’apprezzamento delle differenze. Questo ambito educativo, infatti, si relaziona e si sovrappone a più sfaccettature dell’esistenza umana e sono molteplici, all’interno dei contesti educativi, le dimensioni che vanno prese in considerazione in un’ottica di valorizzazione delle pluralità. Nell’azione di decostruzione degli stereotipi e dei pregiudizi messi in evidenza dalla letteratura internazionale, lo sguardo offerto dalla letteratura sull’educazione alle differenze viene in aiuto (Ghigi, 2019; Selmi, Roberti, 2021). Educare alle differenze significa infatti creare contesti che rispettino e valorizzino le differenze individuali (di etnia, genere, orientamento sessuale, abilità fisiche e cognitive, lingua madre, religione, etc.), accompagnando i soggetti nella costruzione delle risorse necessarie per la loro realizzazione (Lopez, 2019). In termini di pratiche, ciò suggerisce l’inclusione di una pluralità di prospettive nei materiali didattici e nelle attività educative proposte (Guerrini, 2013). Da diverso tempo si discute di educazione e valorizzazione delle differenze, riconoscendo che qualsiasi forma di diversità, indipendentemente dalla sua natura, rappresenta una realtà con cui è necessario confrontarsi e che può costituire una ricchezza e una risorsa. Tuttavia, affinché le differenze – in questo caso di genere – non si trasformino in fonte di disuguaglianza, è fondamentale che i professionisti dell’educazione sviluppino una sensibilità nei confronti di tali differenze e siano in grado di valorizzarle. In caso contrario, si rischia di perpetuare le disuguaglianze già esistenti.
S. Demozzi (2023). Maschile, femminile? Plurale! L’importanza e il peso delle differenze nei contesti educativi per la prima infanzia. Bergamo : Zeroseiup.
Maschile, femminile? Plurale! L’importanza e il peso delle differenze nei contesti educativi per la prima infanzia
S. Demozzi
2023
Abstract
l discorso sulle tematiche di educazione di genere, delle differenze di genere e dell’educazione al genere rappresenta un’occasione per un’educazione più completa e approfondita riguardo l’apprezzamento delle differenze. Questo ambito educativo, infatti, si relaziona e si sovrappone a più sfaccettature dell’esistenza umana e sono molteplici, all’interno dei contesti educativi, le dimensioni che vanno prese in considerazione in un’ottica di valorizzazione delle pluralità. Nell’azione di decostruzione degli stereotipi e dei pregiudizi messi in evidenza dalla letteratura internazionale, lo sguardo offerto dalla letteratura sull’educazione alle differenze viene in aiuto (Ghigi, 2019; Selmi, Roberti, 2021). Educare alle differenze significa infatti creare contesti che rispettino e valorizzino le differenze individuali (di etnia, genere, orientamento sessuale, abilità fisiche e cognitive, lingua madre, religione, etc.), accompagnando i soggetti nella costruzione delle risorse necessarie per la loro realizzazione (Lopez, 2019). In termini di pratiche, ciò suggerisce l’inclusione di una pluralità di prospettive nei materiali didattici e nelle attività educative proposte (Guerrini, 2013). Da diverso tempo si discute di educazione e valorizzazione delle differenze, riconoscendo che qualsiasi forma di diversità, indipendentemente dalla sua natura, rappresenta una realtà con cui è necessario confrontarsi e che può costituire una ricchezza e una risorsa. Tuttavia, affinché le differenze – in questo caso di genere – non si trasformino in fonte di disuguaglianza, è fondamentale che i professionisti dell’educazione sviluppino una sensibilità nei confronti di tali differenze e siano in grado di valorizzarle. In caso contrario, si rischia di perpetuare le disuguaglianze già esistenti.File | Dimensione | Formato | |
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