Migrazione e ambiente: verso un regime di tutela basato sui diritti umani

The chapter aims at providing an overview of recent developments and practice at the supranational level in relation to environmental migration, by assessing the extent to which the current international and regional instruments are suitable to introduce forms of protection for those forced to leave their State of residence due to environmental degradation and climate change. These evaluations will be followed by a critical analysis of the decision taken by the UN Committee on Human Rights in the Teitiota v. New Zealand case, considered groundbreaking in addressing for the first time the relationship between the principle of nonrefoulement and the effects of climate change under the lens of vulnerability.

Il capitolo intende proporre una panoramica dei recenti sviluppi normativi e di prassi a livello sovranazionale in relazione alla migrazione ambientale, valutando fino a che punto gli strumenti attualmente in essere, sia nel quadro internazionale che in quello regionale, siano idonei a introdurre forme di tutela per le persone che lasciano il proprio Stato di residenza a causa del degrado ambientale e del cambiamento climatico. A seguire, sarà condotta un’analisi critica della decisione adottata dal Comitato ONU per i diritti umani nel caso Teitiota c. Nuova Zelanda, ritenuta storica e nodale nell’affrontare per la prima volta il rapporto tra principio di non-refoulement ed effetti del cambiamento climatico sotto la lente di ingrandimento della vulnerabilità