In questi ultimi anni è emerso sempre più fortemente l’interesse della ricerca storica nei confronti delle nuove prospettive della storia del lavoro, in particolare in due direzioni: la prima è stata una rimessa in discussione totale delle categorie tradizionali della labour history, in particolare a seguito della crisi della storia del lavoro degli anni ’80; la seconda – a partire dagli anni ’90 del XX secolo – ha portato al superamento dei confini nazionali e della prospettiva eurocentrica, nel tentativo di decostruzione teorica della disciplina e di avanzare nuove proposte metodologiche. In tale prospettiva, negli anni ’90 le pubblicazioni di Jan Lucassen e Marcel van der Linden furono fondamentali ponendo per la prima volta al centro la vita quotidiana dei lavoratori, escludendo le macroorganizzazioni sindacali e i partiti, e piuttosto ponendo l’attenzione da un lato su associazioni di solidarietà, movimenti, rivolte, gilde e dall’altro sugli aspetti culturali: genere, religione, etnia, razza, importanza del lavoro domestico, strategie dei singoli o gruppi e relazioni di subordinazione verticali.
Giulia Bonazza, Giulio Ongaro (2018). Introduzione. Palermo : New Digital Frontiers srl.
Introduzione
Giulia Bonazza
;
2018
Abstract
In questi ultimi anni è emerso sempre più fortemente l’interesse della ricerca storica nei confronti delle nuove prospettive della storia del lavoro, in particolare in due direzioni: la prima è stata una rimessa in discussione totale delle categorie tradizionali della labour history, in particolare a seguito della crisi della storia del lavoro degli anni ’80; la seconda – a partire dagli anni ’90 del XX secolo – ha portato al superamento dei confini nazionali e della prospettiva eurocentrica, nel tentativo di decostruzione teorica della disciplina e di avanzare nuove proposte metodologiche. In tale prospettiva, negli anni ’90 le pubblicazioni di Jan Lucassen e Marcel van der Linden furono fondamentali ponendo per la prima volta al centro la vita quotidiana dei lavoratori, escludendo le macroorganizzazioni sindacali e i partiti, e piuttosto ponendo l’attenzione da un lato su associazioni di solidarietà, movimenti, rivolte, gilde e dall’altro sugli aspetti culturali: genere, religione, etnia, razza, importanza del lavoro domestico, strategie dei singoli o gruppi e relazioni di subordinazione verticali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.