Lo schiavismo nel Nord Italia tra il XVI e il XIX secolo si inserisce nel quadro più ampio della schiavitù europea e non solo mediterranea. La presenza di schiavi ha in effetti riguardato non solo le città portuali come Genova e Venezia, ma anche le città nell’entroterra, quali, tra le altre, Bologna, Milano, Ferrara, Mantova, Torino e Verona1. La schiavitù era un fenomeno normale anche nel contesto rurale, ma al riguardo non sono presenti studi per l’età moderna a differenza degli studi concernenti il periodo medievale. Le ricerche sulla presenza di schiavi in Europa hanno interessato prevalentemente le città sul Mediterraneo e solo negli ultimi sei anni sono fiorite ricerche più specifiche sulla presenza di schiavi nell’entroterra europeo.
Giulia Bonazza (2022). Lo schiavismo nel Nord Italia tra il XVI e il XIX secolo. Cinisello Balsamo (Milano) : Silvana Editoriale.
Lo schiavismo nel Nord Italia tra il XVI e il XIX secolo
Giulia Bonazza
2022
Abstract
Lo schiavismo nel Nord Italia tra il XVI e il XIX secolo si inserisce nel quadro più ampio della schiavitù europea e non solo mediterranea. La presenza di schiavi ha in effetti riguardato non solo le città portuali come Genova e Venezia, ma anche le città nell’entroterra, quali, tra le altre, Bologna, Milano, Ferrara, Mantova, Torino e Verona1. La schiavitù era un fenomeno normale anche nel contesto rurale, ma al riguardo non sono presenti studi per l’età moderna a differenza degli studi concernenti il periodo medievale. Le ricerche sulla presenza di schiavi in Europa hanno interessato prevalentemente le città sul Mediterraneo e solo negli ultimi sei anni sono fiorite ricerche più specifiche sulla presenza di schiavi nell’entroterra europeo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.