Le prime attestazioni della presenza di collegi dottorali a Bologna, abilitati a esaminare i candidati in lista per l’acquisizione dei gradi accademici, risalgono alla metà del XIV secolo. Da quel momento in avanti, sia per la medicina sia per il diritto, i membri di queste commissioni divennero una vera e propria corporazione di potere in ambito cittadino. La precedenza nelle cerimonie pubbliche, il riconoscimento del loro ruolo sociale, le prerogative acquisite dall’imperatore Carlo V, accompagnati dalle laute propine derivate dai conferimenti accademici, posero i collegiati bolognesi in una situazione privilegiata rispetto alle altre componenti cittadine che combatterono quindi, per tutta l’epoca moderna, per contrastare la forte leadership di potere da essi esercitata. Il contributo intende esaminare sotto molteplici aspetti questo gruppo di dottori, con particolare riferimento all’ambito del diritto, partendo dallo studio degli Statuti che regolavano la vita di tali Collegi, per passare all’analisi degli elenchi degli aggregati (valutando i meccanismi di cooptazione, l’età di ammissione, lo status sociale dei collegiati), per concludere infine con un’analisi dei poteri alternativi che agirono a loro volta da concorrenti e che furono fortemente contrastati da essi a partire dal XVII secolo fino alle soglie del XIX secolo, secolo che decretò la chiusura di queste istituzioni simbolo di antichi privilegi associati ad un passato corporativo.

Una corporazione per il potere. I collegi dei dottori in diritto bolognesi d'età moderna tra conservazione, autonomia e tutela

Guerrini, Maria Teresa
2023

Abstract

Le prime attestazioni della presenza di collegi dottorali a Bologna, abilitati a esaminare i candidati in lista per l’acquisizione dei gradi accademici, risalgono alla metà del XIV secolo. Da quel momento in avanti, sia per la medicina sia per il diritto, i membri di queste commissioni divennero una vera e propria corporazione di potere in ambito cittadino. La precedenza nelle cerimonie pubbliche, il riconoscimento del loro ruolo sociale, le prerogative acquisite dall’imperatore Carlo V, accompagnati dalle laute propine derivate dai conferimenti accademici, posero i collegiati bolognesi in una situazione privilegiata rispetto alle altre componenti cittadine che combatterono quindi, per tutta l’epoca moderna, per contrastare la forte leadership di potere da essi esercitata. Il contributo intende esaminare sotto molteplici aspetti questo gruppo di dottori, con particolare riferimento all’ambito del diritto, partendo dallo studio degli Statuti che regolavano la vita di tali Collegi, per passare all’analisi degli elenchi degli aggregati (valutando i meccanismi di cooptazione, l’età di ammissione, lo status sociale dei collegiati), per concludere infine con un’analisi dei poteri alternativi che agirono a loro volta da concorrenti e che furono fortemente contrastati da essi a partire dal XVII secolo fino alle soglie del XIX secolo, secolo che decretò la chiusura di queste istituzioni simbolo di antichi privilegi associati ad un passato corporativo.
2023
Examens, grades et diplômes. La validation des compétences par les universités du XIIe siècle à nos jours
253
263
Guerrini, Maria Teresa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/943675
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