Il contributo presenta il disegno di una ricerca che si pone l’obiettivo di indagare le potenzialità delle biblioteche come spazi in cui progettare interventi educativi, per la promozione del benessere e di percorsi di inclusione a favore delle persone detenute. Assumendo, grazie ad una ricognizione delle ricerche e delle esperienze nazionali ed internazionali, che la biblioteca sia un possibile luogo di cura educativa, si intendono raccogliere ed analizzare le rappresentazioni e le esperienze di ex detenute/i rispetto alla frequenza delle biblioteche in carcere. Facendo riferimento ad un paradigma qualitativo-fenomenologico, che riguarda sia gli assunti ontologici che la modalità di analisi dei dati e di presentazione dei risultati, la ricerca si avvale del metodo narrativo autobiografico, che si sostanzia in un corpus di interviste ad ex detenuti in quanto testimoni privilegiati degli effetti e delle implicazioni possibili dell’utilizzo della biblioteca durante l’esperienza della detenzione.
Giulia De Rocco (2023). Culture e pratiche per le biblioteche in carcere : una prospettiva pedagogica = Cultures and practices for prison libraries: a pedagogical perspective. Lecce : Pensa Multi Media.
Culture e pratiche per le biblioteche in carcere : una prospettiva pedagogica = Cultures and practices for prison libraries: a pedagogical perspective
Giulia De Rocco
2023
Abstract
Il contributo presenta il disegno di una ricerca che si pone l’obiettivo di indagare le potenzialità delle biblioteche come spazi in cui progettare interventi educativi, per la promozione del benessere e di percorsi di inclusione a favore delle persone detenute. Assumendo, grazie ad una ricognizione delle ricerche e delle esperienze nazionali ed internazionali, che la biblioteca sia un possibile luogo di cura educativa, si intendono raccogliere ed analizzare le rappresentazioni e le esperienze di ex detenute/i rispetto alla frequenza delle biblioteche in carcere. Facendo riferimento ad un paradigma qualitativo-fenomenologico, che riguarda sia gli assunti ontologici che la modalità di analisi dei dati e di presentazione dei risultati, la ricerca si avvale del metodo narrativo autobiografico, che si sostanzia in un corpus di interviste ad ex detenuti in quanto testimoni privilegiati degli effetti e delle implicazioni possibili dell’utilizzo della biblioteca durante l’esperienza della detenzione.File | Dimensione | Formato | |
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