I nuovi albi illustrati di divulgazione per l'infanzia: la conoscenza come esperienza attiva, dialogica, estetica

A cent’anni dalla nascita di Mario Lodi, la ricerca in ambito educativo non smette di fornire spunti di riflessione riconducibili, a vari livelli e in vari sensi, al pensiero e alle pratiche di questo grande e innovativo maestro. L’attualità delle idee di Lodi sull’educazione, e in particolare sulla conoscenza, è evidente anche quando si affronta lo studio dei nuovi albi illustrati di divulgazione per bambini e ragazzi. A partire dagli anni 2000 la divulgazione per l’infanzia è cambiata e ha iniziato ad essere concepita prevalentemente nella forma di un albo illustrato all’interno del quale, come è tipico del picturebook anche narrativo, il codice visivo è dominante e spesso volutamente sorprendente in termini di sontuosità, ricchezza, audacia espressiva, originalità. I nuovi libri nonfiction per bambini sono cioè oggetti di grande sofisticazione estetica, ispirati a principi di creatività e bellezza, oltre che di diffusione del sapere. Inevitabilmente, l’attenzione riservata alla dimensione estetica nei nonfiction picturebooks, la cura per la forma e la voglia di sperimentare sul piano visivo e materiale, cambiano profondamente la natura del sapere che viene comunicato, modificano il contenuto della divulgazione e il modo in cui questo contenuto può essere fatto proprio dal bambino lettore. Questi libri si presentano, di fatto, come opere aperte, che richiedono interpretazione, un’integrazione, il coinvolgimento attivo del lettore, che lo invitano a prendere parte al processo di spiegazione/comprensione del mondo. Anche se si occupano di aspetti del mondo reale, non offrono infatti al lettore informazioni predefinite, ma se mai uno spazio dialogico, democratico, e la richiesta di intervenire attivamente in merito al contenuto e al significato, proprio come auspicava anche Lodi nella sua teoria e pratica educativa.