Per i partiti italiani, gli ultimi venti sono stati anni turbolenti. Fusioni, scissioni, estinzioni hanno costituito la regola e per ben due volte, nel 1994 e nel 2008, sulle schede elettorali nomi e simboli di partito sono stati (quasi tutti) nuovi di zecca. Nello stesso arco di tempo, inoltre, si sono susseguiti tre diversi sistemi elettorali: sistema proporzionale quasi puro fino al 1992; sistema misto a correzione parziale, per tre quarti maggioritario, dal 1993 al 2005; proporzionale con premio di maggioranza eventuale e soglie di accesso ai seggi differenziate dal 2005. Tutto ciò ha trasformato il caso italiano in un contesto generatore di ipotesi e di dati empirici, assai rilevante, anche su scala comparata, soprattutto in una prospettiva embedded institution. Per Rein Taagepera “un sistema elettorale consiste di leggi elettorali e delle abilità con cui gli attori ne fanno uso”. Il caso italiano consente di osservare quanto influenti, a riguardo, possano essere le élites partitiche e i processi di apprendimento/adattamento che ne accompagnano le scelte. È questa, in estrema sintesi, la rivoluzione dell’offerta di cui questo lavoro presenta la genesi e fornisce tre esemplificazioni rilevanti, relative al rapporto tra collegio uninominale e coalizioni pre-elettorali, alla dinamica della frammentazione partitica e alla centralizzazione della selezione dei candidati.
A. Di Virgilio (2010). Nuovi partiti e nuove regole di voto in Italia: la rivoluzione dell'offerta. NOVARA-TORINO : Liviana-Utet.
Nuovi partiti e nuove regole di voto in Italia: la rivoluzione dell'offerta
DI VIRGILIO, ALDO
2010
Abstract
Per i partiti italiani, gli ultimi venti sono stati anni turbolenti. Fusioni, scissioni, estinzioni hanno costituito la regola e per ben due volte, nel 1994 e nel 2008, sulle schede elettorali nomi e simboli di partito sono stati (quasi tutti) nuovi di zecca. Nello stesso arco di tempo, inoltre, si sono susseguiti tre diversi sistemi elettorali: sistema proporzionale quasi puro fino al 1992; sistema misto a correzione parziale, per tre quarti maggioritario, dal 1993 al 2005; proporzionale con premio di maggioranza eventuale e soglie di accesso ai seggi differenziate dal 2005. Tutto ciò ha trasformato il caso italiano in un contesto generatore di ipotesi e di dati empirici, assai rilevante, anche su scala comparata, soprattutto in una prospettiva embedded institution. Per Rein Taagepera “un sistema elettorale consiste di leggi elettorali e delle abilità con cui gli attori ne fanno uso”. Il caso italiano consente di osservare quanto influenti, a riguardo, possano essere le élites partitiche e i processi di apprendimento/adattamento che ne accompagnano le scelte. È questa, in estrema sintesi, la rivoluzione dell’offerta di cui questo lavoro presenta la genesi e fornisce tre esemplificazioni rilevanti, relative al rapporto tra collegio uninominale e coalizioni pre-elettorali, alla dinamica della frammentazione partitica e alla centralizzazione della selezione dei candidati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.