Il saggio, dopo avere ricostruito il processo che portò nel 1958 in Francia all'adozione del sistema elettorale uninominale maggioritario a doppio turno, ne analizza gli effetti - a partire dai dati elettorali e dalle numerose analisi teoriche ed empiriche esistenti in letteratura - sul sistema partitico, sul suo formato (numero dei partiti) e sulle sue dinamiche, mostrando come il sistema elettorale francese si sia dimostrato un sistema tendenzialmente "forte", in grado, cioè, di condizionare il comportamente degli elettori e, conseguentemente, incidere sulla natura del sistema partitico. In particolare vengono distinte due fasi. La prima, riguardante il primo ventennio della storia della Quinta Repubblica, evidenzia fenomeni quali la strutturazione della c.d. "quadriglia bipolare", l'erosione del centro partitico, il ridimensionamento del partito comunista e l'avanzata dei socialisti. La seconda, relativa ai decenni successivi, evidenzia fenomeni quali la frammentazione del sistema partitico negli anni Ottanta e Novanta, l'avanzata del Fronte nazionale, il crollo del Pcf e il rafforzamento della sinistra estrema. Una terza fase, ancora aperta, è poi analizzata nella parte conclusiva, dove è posta al vaglio l'ipotesi di una evoluzione in senso bipartitico del sistema dei partiti francesi.
G. Pasquino, S. Ventura (2010). Il sistema elettorale a doppio turno e le sue conseguenze politiche. BOLOGNA : Il Mulino.
Il sistema elettorale a doppio turno e le sue conseguenze politiche
PASQUINO, GIANFRANCO;VENTURA, SOFIA
2010
Abstract
Il saggio, dopo avere ricostruito il processo che portò nel 1958 in Francia all'adozione del sistema elettorale uninominale maggioritario a doppio turno, ne analizza gli effetti - a partire dai dati elettorali e dalle numerose analisi teoriche ed empiriche esistenti in letteratura - sul sistema partitico, sul suo formato (numero dei partiti) e sulle sue dinamiche, mostrando come il sistema elettorale francese si sia dimostrato un sistema tendenzialmente "forte", in grado, cioè, di condizionare il comportamente degli elettori e, conseguentemente, incidere sulla natura del sistema partitico. In particolare vengono distinte due fasi. La prima, riguardante il primo ventennio della storia della Quinta Repubblica, evidenzia fenomeni quali la strutturazione della c.d. "quadriglia bipolare", l'erosione del centro partitico, il ridimensionamento del partito comunista e l'avanzata dei socialisti. La seconda, relativa ai decenni successivi, evidenzia fenomeni quali la frammentazione del sistema partitico negli anni Ottanta e Novanta, l'avanzata del Fronte nazionale, il crollo del Pcf e il rafforzamento della sinistra estrema. Una terza fase, ancora aperta, è poi analizzata nella parte conclusiva, dove è posta al vaglio l'ipotesi di una evoluzione in senso bipartitico del sistema dei partiti francesi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.