Durante il periodo coloniale in Africa le questioni legate all’ambiente e alla sua tutela erano strettamente collegate al raggiungimento degli obbiettivi economici e politici delle potenze coloniali: il controllo delle persone e delle risorse naturali. La protezione dell’ambiente divenne il caposaldo dei meccanismi di potere attraverso i quali la popolazione e i sistemi economici africani divennero le vittime di un avanzato processo di pianificazione. In molti casi le autorità coloniali intervennero sia sui sistemi indigeni di possesso della terra sia sulle tecniche di produzione agricola attraverso il rafforzamento di un apparato amministrativo coercitivo. Questi elementi sono rimasti centrali nelle politiche degli Stati postcoloniali. Infatti, nello Stato sviluppista, ambiente e terra venivano considerati in relazione alla crescita economica o semplicemente come qualcosa da tutelare. A partire dagli anni ’80, sono stati elaborati nuovi progetti sulla gestione delle risorse naturali che mirano all’empowerment delle comunità rurali locali al fine di gestire la terra e le risorse naturali in modo sostenibile attraverso la decentralizzazione e la partecipazione. Gli studi di caso presentati nel volume analizzano questi argomenti nell'ambito degli specifici casi-paese analizzati.
M. Zamponi (2010). Controllare la natura. Politiche di tutela ambientale in Africa sub-sahariana / Disciplining Nature. Conservation Policies in sub-Saharan Africa. SAN MARINO : Aiep Editore.
Controllare la natura. Politiche di tutela ambientale in Africa sub-sahariana / Disciplining Nature. Conservation Policies in sub-Saharan Africa
ZAMPONI, MARIO
2010
Abstract
Durante il periodo coloniale in Africa le questioni legate all’ambiente e alla sua tutela erano strettamente collegate al raggiungimento degli obbiettivi economici e politici delle potenze coloniali: il controllo delle persone e delle risorse naturali. La protezione dell’ambiente divenne il caposaldo dei meccanismi di potere attraverso i quali la popolazione e i sistemi economici africani divennero le vittime di un avanzato processo di pianificazione. In molti casi le autorità coloniali intervennero sia sui sistemi indigeni di possesso della terra sia sulle tecniche di produzione agricola attraverso il rafforzamento di un apparato amministrativo coercitivo. Questi elementi sono rimasti centrali nelle politiche degli Stati postcoloniali. Infatti, nello Stato sviluppista, ambiente e terra venivano considerati in relazione alla crescita economica o semplicemente come qualcosa da tutelare. A partire dagli anni ’80, sono stati elaborati nuovi progetti sulla gestione delle risorse naturali che mirano all’empowerment delle comunità rurali locali al fine di gestire la terra e le risorse naturali in modo sostenibile attraverso la decentralizzazione e la partecipazione. Gli studi di caso presentati nel volume analizzano questi argomenti nell'ambito degli specifici casi-paese analizzati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.