L’obiettivo di questo capitolo è quello di considerare l’impatto dell’attacco militare sferrato dalla Russia sulla governance migratoria italiana. Che l’Italia fosse tra i principali paesi destinatari degli sfollati era ampiamente prevedibile, vista l’enorme diaspora ucraina presente sul territorio nazionale. Di conseguenza, il paese, guidato all’epoca da Mario Draghi, economista ed ex presidente della Banca centrale europea, si è adoperato fin da subito per rendere agevoli gli arrivi e per attivare canali di accoglienza già disponibili e crearne di nuovi. Questo sforzo è stato accompagnato da un approccio bipartisan nei confronti degli ucraini, una novità assoluta per un paese in cui la migrazione è sempre stata una questione largamente divisiva. Tuttavia, questo non deve essere interpretato come un cambiamento radicale nell’approccio italiano alla migrazione.l’approccio «a braccia aperte» è servito a rimarcare la differenza tra rifugiati «veri e finti», quelli che scappano dalla guerra e quelli che vogliono solo migliorare la loro situazione economica, provenienti per lo più dal Mediterraneo. La ripresa degli arrivi in Italia attraverso il Mediterraneo dall’aprile 2022 ha dato nuova linfa a questa argomentazione.

Dall’Ucraina al Mediterraneo: l’Italia e la governance delle migrazioni / Michela Ceccorulli. - STAMPA. - (2023), pp. 227-245.

Dall’Ucraina al Mediterraneo: l’Italia e la governance delle migrazioni

Michela Ceccorulli
2023

Abstract

L’obiettivo di questo capitolo è quello di considerare l’impatto dell’attacco militare sferrato dalla Russia sulla governance migratoria italiana. Che l’Italia fosse tra i principali paesi destinatari degli sfollati era ampiamente prevedibile, vista l’enorme diaspora ucraina presente sul territorio nazionale. Di conseguenza, il paese, guidato all’epoca da Mario Draghi, economista ed ex presidente della Banca centrale europea, si è adoperato fin da subito per rendere agevoli gli arrivi e per attivare canali di accoglienza già disponibili e crearne di nuovi. Questo sforzo è stato accompagnato da un approccio bipartisan nei confronti degli ucraini, una novità assoluta per un paese in cui la migrazione è sempre stata una questione largamente divisiva. Tuttavia, questo non deve essere interpretato come un cambiamento radicale nell’approccio italiano alla migrazione.l’approccio «a braccia aperte» è servito a rimarcare la differenza tra rifugiati «veri e finti», quelli che scappano dalla guerra e quelli che vogliono solo migliorare la loro situazione economica, provenienti per lo più dal Mediterraneo. La ripresa degli arrivi in Italia attraverso il Mediterraneo dall’aprile 2022 ha dato nuova linfa a questa argomentazione.
2023
Politica in Italia. I fatti dell'anno e le interpretazioni
227
245
Dall’Ucraina al Mediterraneo: l’Italia e la governance delle migrazioni / Michela Ceccorulli. - STAMPA. - (2023), pp. 227-245.
Michela Ceccorulli
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Dall’Ucraina al Mediterraneo: l’Italia e la governance delle migrazioni.pdf

accesso riservato

Tipo: Versione (PDF) editoriale
Licenza: Licenza per accesso riservato
Dimensione 168.21 kB
Formato Adobe PDF
168.21 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/934573
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact