«A kind of evil genius». Stevenson, il Master e l'empatia negativa

The essay delves into a crucial aspect in Robert Louis Stevenson's Master of Ballantrae, namely the portrayal of the protagonist. After an introduction dedicated to the role played by "negative" characters in Stevenson's work, the analysis focuses on the figure of the Master, a complex character with diabolical traits, emphasized by the story of an unreliable narrator. A specific attention, then, is paid to the representation of the conflict between good and evil in the novel and to the fascination exerted by the Master on the readers, the narrator, and the other characters, read in the light of the concept of negative empathy, which has been for some years at the center of important narratological analyses.

Il saggio indaga un aspetto cruciale nel Master di Ballantrae di Robert Louis Stevenson, ovvero la raffigurazione del protagonista. Dopo una parte introduttiva dedicata al ruolo giocato dai personaggi "negativi" nell'opera di Stevenson, l'analisi si concentra sulla figura del Master, personaggio complesso e dai tratti diabolici, enfatizzati dal racconto di un narratore inattendibile. Un'attenzione particolare viene rivolta alla rappresentazione del conflitto tra il bene e il male nel romanzo e alla fascinazione esercitata dal Master sui lettori, sul narratore e sugli altri personaggi, letta alla luce del concetto di empatia negativa, che da alcuni anni è al centro di importanti analisi narratologiche.