Il contributo prende in esame i risultati dei sondaggi pubblicati in Italia nel periodo antecedente le elezioni politiche del 25 settembre 2022, esplora i giudizi degli elettori in merito alla fine anticipata della legislatura, le intenzioni di voto e le previsioni formulate dagli elettori medesimi in merito agli esiti del voto. Per l’opinione pubblica rilevata dai sondaggi la fine anticipata della legislatura è stato un evento tendenzialmente inatteso, incompreso e inopportuno. Le intenzioni di voto (rilevate in 64 sondaggi di portata nazionale e pubblicati nel periodo fra lo scioglimento delle Camere e l’entrata in vigore del divieto di diffonderne i risultati). I consensi espressi a favore delle due maggiori coalizioni restituiscono un quadro di affermazione netta e indubbia del centro-destra Nel corso del tempo gli andamenti dei consensi rilevati dai sondaggi per ciascuna delle due coalizioni esprimono una dinamica lievemente decrescente (apprezzabilmente più marcata per il centro-sinistra); non si modifica tuttavia il rapporto di forza complessivo fra le due alleanze elettorali. Ciascuna delle due coalizioni finirà per raccogliere una quota di voti leggermente inferiore al previsto. Per le liste Movimento 5 Stelle e Azione si registra una certa disomogeneità delle stime, e alcuni sondaggi suggeriscono una dinamica positiva “interrotta” dall’entrata in vigore del divieto di pubblicare sondaggi. Infine, per la maggioranza (relativa, ma sovente anche assoluta) degli elettori interpellati la vittoria del centro-destra è scontata, mentre scarsissime sono le probabilità di affermazione assegnate al centro-sinistra. I sondaggi pubblicati durante la campagna elettorale hanno evidenziato la percezione condivisa di un contesto favorevole al centro-destra, decretando la natura tendenzialmente non competitiva di una contesa elettorale il cui esito appariva in larga misura scontato. I sondaggi sulle intenzioni di voto hanno colto adeguatamente diversi esiti centrali: la vittoria del centro-destra e le dimensioni della sua affermazione nei confronti del centro-sinistra; la forte affermazione di Fratelli d’Italia entro la coalizione vincente; il mancato raggiungimento della soglia del 3% da parte di +Europa e Italexit; forse la dinamica positiva del M5s e di Azione-Iv nelle fasi finali della campagna; financo, in parte, il sorpasso della Lega ad opera del M5s, assurto inaspettatamente a terzo partito d’Italia dopo un lungo periodo di difficoltà. Altri aspetti politicamente salienti sono, invece, sfuggiti: si sono sovrastimati i consensi per le due coalizioni, per il Pd e, in particolare, per la Lega, sottostimando, invece, le dimensioni del successo di Fratelli d’Italia.

I sondaggi pre-elettorali: malcontento per il voto anticipato e previsione di un esito ineluttabile

Giancarlo Gasperoni
2023

Abstract

Il contributo prende in esame i risultati dei sondaggi pubblicati in Italia nel periodo antecedente le elezioni politiche del 25 settembre 2022, esplora i giudizi degli elettori in merito alla fine anticipata della legislatura, le intenzioni di voto e le previsioni formulate dagli elettori medesimi in merito agli esiti del voto. Per l’opinione pubblica rilevata dai sondaggi la fine anticipata della legislatura è stato un evento tendenzialmente inatteso, incompreso e inopportuno. Le intenzioni di voto (rilevate in 64 sondaggi di portata nazionale e pubblicati nel periodo fra lo scioglimento delle Camere e l’entrata in vigore del divieto di diffonderne i risultati). I consensi espressi a favore delle due maggiori coalizioni restituiscono un quadro di affermazione netta e indubbia del centro-destra Nel corso del tempo gli andamenti dei consensi rilevati dai sondaggi per ciascuna delle due coalizioni esprimono una dinamica lievemente decrescente (apprezzabilmente più marcata per il centro-sinistra); non si modifica tuttavia il rapporto di forza complessivo fra le due alleanze elettorali. Ciascuna delle due coalizioni finirà per raccogliere una quota di voti leggermente inferiore al previsto. Per le liste Movimento 5 Stelle e Azione si registra una certa disomogeneità delle stime, e alcuni sondaggi suggeriscono una dinamica positiva “interrotta” dall’entrata in vigore del divieto di pubblicare sondaggi. Infine, per la maggioranza (relativa, ma sovente anche assoluta) degli elettori interpellati la vittoria del centro-destra è scontata, mentre scarsissime sono le probabilità di affermazione assegnate al centro-sinistra. I sondaggi pubblicati durante la campagna elettorale hanno evidenziato la percezione condivisa di un contesto favorevole al centro-destra, decretando la natura tendenzialmente non competitiva di una contesa elettorale il cui esito appariva in larga misura scontato. I sondaggi sulle intenzioni di voto hanno colto adeguatamente diversi esiti centrali: la vittoria del centro-destra e le dimensioni della sua affermazione nei confronti del centro-sinistra; la forte affermazione di Fratelli d’Italia entro la coalizione vincente; il mancato raggiungimento della soglia del 3% da parte di +Europa e Italexit; forse la dinamica positiva del M5s e di Azione-Iv nelle fasi finali della campagna; financo, in parte, il sorpasso della Lega ad opera del M5s, assurto inaspettatamente a terzo partito d’Italia dopo un lungo periodo di difficoltà. Altri aspetti politicamente salienti sono, invece, sfuggiti: si sono sovrastimati i consensi per le due coalizioni, per il Pd e, in particolare, per la Lega, sottostimando, invece, le dimensioni del successo di Fratelli d’Italia.
2023
Svolta a destra? Cosa ci dice il voto del 2022
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Giancarlo Gasperoni
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