Il capitolo analizza la disciplina sovranazionale finalizzata alla tutela della biodiversità alla luce del prisma rappresentato dalla tutela dell’interesse intergenerazionale. A tal fine, il lavoro è strutturato come segue. Anzitutto, viene ricostruito il quadro generale delle interazioni tra Stati membri e Unione europea nella governance sovranazionale della biodiversità (par. 2). Nella ricostruzione di tale quadro ci si concentra sul suo asse portante, che è rappresentato dalla Rete Natura 2000, tenuto anche conto delle indicazioni contenute nella Strategia UE per la biodiversità adottata dalla Commissione. A seguire, l’analisi prende in considerazione la posizione dei singoli nella governance UE della biodiversità (par. 3). Ciò che interessa in particolare mettere in evidenza è l’approccio che l’ordinamento dell’Unione ha assunto nel ricercare un punto di equilibrio tra la tutela delle situazioni soggettive individuali e l’interesse generale rappresentato dalla tutela della biodiversità, anche evidenziando la tendenza ad individuare obblighi di diligenza in capo ai singoli. Valutate queste due dimensioni della governance interna, si guarda poi alla proiezione della stessa sulla scena internazionale, evidenziando le principali linee direttrici dell’azione messa in opera dall’Unione per favorire una rafforzata tutela della biodiversità su scala bilaterale, multilaterale e globale (par. 4). L’ultima sezione è dedicata ad alcune riflessioni conclusive sul tema (par. 5).
F. Casolari (2023). Il contributo dell’Unione Europea alla tutela della biodiversità nell’interesse delle generazioni future: una visione d’insieme. Napoli : Editoriale Scientifica.
Il contributo dell’Unione Europea alla tutela della biodiversità nell’interesse delle generazioni future: una visione d’insieme
F. Casolari
Writing – Original Draft Preparation
2023
Abstract
Il capitolo analizza la disciplina sovranazionale finalizzata alla tutela della biodiversità alla luce del prisma rappresentato dalla tutela dell’interesse intergenerazionale. A tal fine, il lavoro è strutturato come segue. Anzitutto, viene ricostruito il quadro generale delle interazioni tra Stati membri e Unione europea nella governance sovranazionale della biodiversità (par. 2). Nella ricostruzione di tale quadro ci si concentra sul suo asse portante, che è rappresentato dalla Rete Natura 2000, tenuto anche conto delle indicazioni contenute nella Strategia UE per la biodiversità adottata dalla Commissione. A seguire, l’analisi prende in considerazione la posizione dei singoli nella governance UE della biodiversità (par. 3). Ciò che interessa in particolare mettere in evidenza è l’approccio che l’ordinamento dell’Unione ha assunto nel ricercare un punto di equilibrio tra la tutela delle situazioni soggettive individuali e l’interesse generale rappresentato dalla tutela della biodiversità, anche evidenziando la tendenza ad individuare obblighi di diligenza in capo ai singoli. Valutate queste due dimensioni della governance interna, si guarda poi alla proiezione della stessa sulla scena internazionale, evidenziando le principali linee direttrici dell’azione messa in opera dall’Unione per favorire una rafforzata tutela della biodiversità su scala bilaterale, multilaterale e globale (par. 4). L’ultima sezione è dedicata ad alcune riflessioni conclusive sul tema (par. 5).File | Dimensione | Formato | |
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