"Watch! Guardare il conflitto" e "Shoot! Guerra, geometria e orrore" sono due video-saggi realizzati nell’ambito del progetto espositivo “La Guerra è finita! La pace non è ancora iniziata” presso la Fondazione Imago Mundi, Treviso. In questi, si riflette sull’impatto che hanno avuto le immagini nell’evoluzione della guerra, ovvero come le tecnologie della visione, le immagini mediatiche e le rappresentazioni artistiche abbiano contribuito alle trasformazioni del nostro sguardo nei confronti della guerra. Attraverso casi studio ripresi dalla storia dell’arte contemporanea, della fotografia, del cinema e della cultura visuale, Spampinato affronta diversi temi inerenti alla trasformazione dei modi di vedere il conflitto, a partire dalla consapevolezza che la narrazione della guerra è affidata a immagini che, sebbene presentate come naturali, sono di fatto costruite con cura, per generare consenso. Un tema centrale è l’evoluzione delle tecniche di visualizzazione e informatizzazione del campo di battaglia, dai palloni aerostatici alla fotografia aerea ai droni. Il contraltare di questo impulso a codificare la guerra consiste nella documentazione e rappresentazione del dolore degli altri, prova della disumanizzazione che porta esponenti di fazioni opposte a compiere i più nefandi atti di violenza ai danni del nemico.
Francesco Spampinato (2023). "Shoot! Guerra, geometria e orrore". Treviso : Fondazione Imago Mundi.
"Shoot! Guerra, geometria e orrore"
Francesco Spampinato
2023
Abstract
"Watch! Guardare il conflitto" e "Shoot! Guerra, geometria e orrore" sono due video-saggi realizzati nell’ambito del progetto espositivo “La Guerra è finita! La pace non è ancora iniziata” presso la Fondazione Imago Mundi, Treviso. In questi, si riflette sull’impatto che hanno avuto le immagini nell’evoluzione della guerra, ovvero come le tecnologie della visione, le immagini mediatiche e le rappresentazioni artistiche abbiano contribuito alle trasformazioni del nostro sguardo nei confronti della guerra. Attraverso casi studio ripresi dalla storia dell’arte contemporanea, della fotografia, del cinema e della cultura visuale, Spampinato affronta diversi temi inerenti alla trasformazione dei modi di vedere il conflitto, a partire dalla consapevolezza che la narrazione della guerra è affidata a immagini che, sebbene presentate come naturali, sono di fatto costruite con cura, per generare consenso. Un tema centrale è l’evoluzione delle tecniche di visualizzazione e informatizzazione del campo di battaglia, dai palloni aerostatici alla fotografia aerea ai droni. Il contraltare di questo impulso a codificare la guerra consiste nella documentazione e rappresentazione del dolore degli altri, prova della disumanizzazione che porta esponenti di fazioni opposte a compiere i più nefandi atti di violenza ai danni del nemico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.