Il saggio approfondisce la figura e l’opera del poeta Gaspare Bombaci all’interno del panorama storico-artistico bolognese del Seicento. A partire dal recupero della sua raccolta poetica rimasta manoscritta e inedita, La musa sonnolenta, composta durante tutta la sua vita, l’autrice contestualizza la sua attività all’interno dei circoli eruditi bolognesi. Grazie al rinvenimento di alcune poesie a tema artistico, in cui mette in campo la tecnica dell’ecfrasis applicata a dipinti, sculture, opere decorative e imprese urbanistiche di cui fu testimone, emerge il lavoro di Gaspare Bombaci a contatto con intellettuali, artisti e intermediari di opere d’arte. Il poeta cercò spesso la fusione fra letteratura e arti figurative: materia del saggio saranno le relazioni con i pittori, come Guido Reni, Guercino e Elisabetta Sirani, con i committenti e con i protagonisti del mercato dell’arte bolognese del suo tempo, come Ferdinando Cospi, per restituire un primo profilo dei gusti del poeta in fatto di pittura.
Giulia iseppi (2022). La "Musa sonnolenta" di Gaspare Bombaci (1606-1676). Quadri, pittori e cantieri decorativi nella Bologna del Seicento. Città di Castello (PERUGIA) : I libri di Emil.
La "Musa sonnolenta" di Gaspare Bombaci (1606-1676). Quadri, pittori e cantieri decorativi nella Bologna del Seicento
Giulia iseppiPrimo
Writing – Original Draft Preparation
2022
Abstract
Il saggio approfondisce la figura e l’opera del poeta Gaspare Bombaci all’interno del panorama storico-artistico bolognese del Seicento. A partire dal recupero della sua raccolta poetica rimasta manoscritta e inedita, La musa sonnolenta, composta durante tutta la sua vita, l’autrice contestualizza la sua attività all’interno dei circoli eruditi bolognesi. Grazie al rinvenimento di alcune poesie a tema artistico, in cui mette in campo la tecnica dell’ecfrasis applicata a dipinti, sculture, opere decorative e imprese urbanistiche di cui fu testimone, emerge il lavoro di Gaspare Bombaci a contatto con intellettuali, artisti e intermediari di opere d’arte. Il poeta cercò spesso la fusione fra letteratura e arti figurative: materia del saggio saranno le relazioni con i pittori, come Guido Reni, Guercino e Elisabetta Sirani, con i committenti e con i protagonisti del mercato dell’arte bolognese del suo tempo, come Ferdinando Cospi, per restituire un primo profilo dei gusti del poeta in fatto di pittura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.