La distruzione dei Buddha di Bamiyan: una retrospettiva

Negli ultimi anni, numerosi atti di iconoclastia o, più in generale, di danneggiamento o distruzione del patrimonio culturale, sono stati perpetrati in Iraq, Siria, Mali e Libia dal gruppo terroristico noto come Stato islamico (SI). Esiste tuttavia un precedente simile che, oltre a colpire la sensibilità culturale della Comunità internazionale, pose alcuni problemi inediti di diritto internazionale: si tratta della distruzione dei Buddha di Bamiyan. Il presente contributo è volto ad analizzare il problema dell’inquadramento giuridico della distruzione dei Buddha di Bamiyan alla luce del diritto internazionale, convenzionale e consuetudinario, sulla tutela del patrimonio culturale, nonché del diritto internazionale penale. Questa analisi, che si avvale di un confronto con il recente episodio del danneggiamento del sito archeologico di Palmira, ha l’obiettivo, da un lato, di porre in rilievo le ambiguità e le lacune del diritto internazionale sulla tutela del patrimonio culturale al di fuori di un conflitto armato e, dall’altro, di fornire alcune possibili soluzioni a questi problemi in un’ottica di de jure condendo.