Il lavoro dà conto del rilievo topografico e della revisione dell'intera documentazione di scavo da parte dell'autore di uno scavo che, nato come scavo di emergenza nel 1989 e diventato poi scavo scuola della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell'Università di Padova fino al 2013, ha visto impiegare diverse tipologie di rilievo topografico e di restituzione. L'excursus attraverso queste diverse fasi (rilievo diretto ed elaborazione di planimetrie su poliestere fino al 2003, rilievo a stazione totale ed elaborazione di planimetrie in ambiente CAD dal 2004 al 2006 ed infine rilievo a Stazione Totale e fotogrammetria monoscopica ed elaborazione di planimetrie in ambiente GIS dal 2007 al 2013) diventa l'occasione per ragionare su come sia cambiato il rilievo archeologico stesso. Grossa parte del lavoro di revisione è stato poi rivolto alla trasformazione dei legacy data (sia quelli che nascevano su poliestere sia quelli digitali) secondo una struttura di shapefile che si propone come modello per la gestione di un qualsiasi scavo complesso. I problemi riscontrati nella gestione dei legacy data portano l'autore a suggerire delle operazioni in fase di digitalizzazione che possono risultare utili a chi si trovi in situazioni simili. Da ultimo ci si dedica a una riflessione su cosa è diventato il rilievo archeologico nell'era digitale, non tanto dal punto di vista delle nuove tecnologie impiegate, quanto da quello della diversa attenzione che le nuove tecnologie permettono di dedicare alla terza dimensione, non più da considerarsi un mero attributo grafico delle planimetrie di scavo, ma vero e proprio elemento di cui rilevare la complessità.
Cristiano Putzolu (2023). Il rilievo topografico. Padova : Padova University Press.
Il rilievo topografico
Cristiano Putzolu
2023
Abstract
Il lavoro dà conto del rilievo topografico e della revisione dell'intera documentazione di scavo da parte dell'autore di uno scavo che, nato come scavo di emergenza nel 1989 e diventato poi scavo scuola della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell'Università di Padova fino al 2013, ha visto impiegare diverse tipologie di rilievo topografico e di restituzione. L'excursus attraverso queste diverse fasi (rilievo diretto ed elaborazione di planimetrie su poliestere fino al 2003, rilievo a stazione totale ed elaborazione di planimetrie in ambiente CAD dal 2004 al 2006 ed infine rilievo a Stazione Totale e fotogrammetria monoscopica ed elaborazione di planimetrie in ambiente GIS dal 2007 al 2013) diventa l'occasione per ragionare su come sia cambiato il rilievo archeologico stesso. Grossa parte del lavoro di revisione è stato poi rivolto alla trasformazione dei legacy data (sia quelli che nascevano su poliestere sia quelli digitali) secondo una struttura di shapefile che si propone come modello per la gestione di un qualsiasi scavo complesso. I problemi riscontrati nella gestione dei legacy data portano l'autore a suggerire delle operazioni in fase di digitalizzazione che possono risultare utili a chi si trovi in situazioni simili. Da ultimo ci si dedica a una riflessione su cosa è diventato il rilievo archeologico nell'era digitale, non tanto dal punto di vista delle nuove tecnologie impiegate, quanto da quello della diversa attenzione che le nuove tecnologie permettono di dedicare alla terza dimensione, non più da considerarsi un mero attributo grafico delle planimetrie di scavo, ma vero e proprio elemento di cui rilevare la complessità.File | Dimensione | Formato | |
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