Pochi lettori sanno, o ricordano, che alcune edizioni originali delle opere di Balzac contenevano varie illustrazioni. La stessa prima edizione de La Comédie humaine era stata pensata da subito come una serie di volumi illustrati, dove i più celebri disegnatori del momento – da Honoré Daumier a Henry Monnier e Paul Gavarni – erano stati chiamati a dare un volto ai personaggi di questa “opera mondo”. Eppure, ancora oggi, in pochi si sono occupati di questo aspetto della produzione balzachiana. Con questo saggio si vuole contribuire a delineare una visione d’insieme delle edizioni illustrate delle opere di Balzac, mettendo in primo piano una riflessione sul rapporto tra parola e immagine. L’analisi del caso Balzac è infatti un esempio che permette di ripensare la relazione tra testo e illustrazione, di proporre nuovi strumenti critici e metodologici per un’interpretazione del libro illustrato come frutto di questa ibridazione tra i due linguaggi: l’illustrazione non è solo un ornamento estetico, è un elemento che contribuisce attivamente alla costruzione dell’opera e alla ricezione del testo. Grazie al suo essere un punto di convergenza di diversi saperi, quali la critica letteraria, gli studi culturali e visuali, la storia del libro e la storia dell’arte, il libro illustrato apre a prospettive critiche e teoriche interdisciplinari che si iscrivono in una rinnovata attenzione verso la “materialità della letteratura”, ossia alle condizioni materiali della produzione letteraria – dalla questione dei supporti alle tecniche di stampa – e al loro impatto sulla creazione artistica.
Silvia Baroni (2023). L'immagine alla lettera. La letteratura illustrata e il caso Balzac. Roma : Artemide.
L'immagine alla lettera. La letteratura illustrata e il caso Balzac
Silvia Baroni
2023
Abstract
Pochi lettori sanno, o ricordano, che alcune edizioni originali delle opere di Balzac contenevano varie illustrazioni. La stessa prima edizione de La Comédie humaine era stata pensata da subito come una serie di volumi illustrati, dove i più celebri disegnatori del momento – da Honoré Daumier a Henry Monnier e Paul Gavarni – erano stati chiamati a dare un volto ai personaggi di questa “opera mondo”. Eppure, ancora oggi, in pochi si sono occupati di questo aspetto della produzione balzachiana. Con questo saggio si vuole contribuire a delineare una visione d’insieme delle edizioni illustrate delle opere di Balzac, mettendo in primo piano una riflessione sul rapporto tra parola e immagine. L’analisi del caso Balzac è infatti un esempio che permette di ripensare la relazione tra testo e illustrazione, di proporre nuovi strumenti critici e metodologici per un’interpretazione del libro illustrato come frutto di questa ibridazione tra i due linguaggi: l’illustrazione non è solo un ornamento estetico, è un elemento che contribuisce attivamente alla costruzione dell’opera e alla ricezione del testo. Grazie al suo essere un punto di convergenza di diversi saperi, quali la critica letteraria, gli studi culturali e visuali, la storia del libro e la storia dell’arte, il libro illustrato apre a prospettive critiche e teoriche interdisciplinari che si iscrivono in una rinnovata attenzione verso la “materialità della letteratura”, ossia alle condizioni materiali della produzione letteraria – dalla questione dei supporti alle tecniche di stampa – e al loro impatto sulla creazione artistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.