Il lavoro che la piattaforma digitale organizza, sollecita e comanda è in primo luogo un’attività che sfugge alle rappresentazioni tradizionali del mercato del lavoro. Una delle questioni ricorrenti che interroga l’ambito del cosiddetto lavoro di piattaforma riguarda lo statuto giuridico e più in generale la trama regolativa delle attività produttive che si realizzano a partire dalla presenza di una mediazione digitale tra datore di lavoro e lavoratore. Le figure lavorative emergenti nei contesti digitali (e i rider del food delivery in modo particolare) si pongono tendenzialmente e intrinsecamente a cavallo dei vincoli classici del lavoro dipendente e sempre di più sono costretti ad assumere, assieme ad alcuni precisi vincoli di subordinazione gestiti per lo più dall’algoritmo, compiti e mansioni caratterizzati, come nella attività d’impresa vera e propria, da una assunzione personale del rischio produttivo. Nell'articolo si rileva allora come il lavoro di piattaforma scriva (di fatto formalizzandola nella sua prassi) una variegata zona grigia di posizioni ibride (e per questo difficilmente tutelabili dagli strumenti tradizionali della rappresentanza) che sono immerse in una crescente ambiguità, soggettiva e oggettiva, tra autonomia ed eterodirezione della loro attività occupazionale.
Chicchi F., M.M. (2023). I paradossi del lavoro di piattaforma. Dal lavoro digitale al salario prestazionale. Milano : Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
I paradossi del lavoro di piattaforma. Dal lavoro digitale al salario prestazionale
Chicchi F.
;
2023
Abstract
Il lavoro che la piattaforma digitale organizza, sollecita e comanda è in primo luogo un’attività che sfugge alle rappresentazioni tradizionali del mercato del lavoro. Una delle questioni ricorrenti che interroga l’ambito del cosiddetto lavoro di piattaforma riguarda lo statuto giuridico e più in generale la trama regolativa delle attività produttive che si realizzano a partire dalla presenza di una mediazione digitale tra datore di lavoro e lavoratore. Le figure lavorative emergenti nei contesti digitali (e i rider del food delivery in modo particolare) si pongono tendenzialmente e intrinsecamente a cavallo dei vincoli classici del lavoro dipendente e sempre di più sono costretti ad assumere, assieme ad alcuni precisi vincoli di subordinazione gestiti per lo più dall’algoritmo, compiti e mansioni caratterizzati, come nella attività d’impresa vera e propria, da una assunzione personale del rischio produttivo. Nell'articolo si rileva allora come il lavoro di piattaforma scriva (di fatto formalizzandola nella sua prassi) una variegata zona grigia di posizioni ibride (e per questo difficilmente tutelabili dagli strumenti tradizionali della rappresentanza) che sono immerse in una crescente ambiguità, soggettiva e oggettiva, tra autonomia ed eterodirezione della loro attività occupazionale.File | Dimensione | Formato | |
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