Gli indicatori di competenza rappresentano strumenti indispensabili per raccogliere dati utili alla valutazione delle competenze stesse, ovvero dei comportamenti complessi ad esse correlati, derivanti dall'uso di più abilità e conoscenze. Inoltre la competenza, per essere tale, deve comprendere il concetto di trasferibilità cui si collega il comportamento metacognitivo. La competenza, poi, richiede una didattica laboratoriale molto vicina, se non proprio coincidente, al "problem solving". Di qui l'idea che la preparazione della situazione didattica appropriata, all'esercizio della competenza, diviene il presupposto indispensabile per la sua osservazione, misurazione e valutazione. Infine sono da prendere in considerazione le competenze trasversali, macro-competenze, come : "imparare ad apprendere", "saper progettare", "saper collaborare e cooperare". Da questi brevi richiami al concetto di competenza, si comprende la difficoltà nel definire indicatori, per la loro osservazione, che non ricadano in quelli stessi utilizzati per la verifica delle conoscenze e delle abilità. Inoltre appare difficile poter individuare indicatori per ciascuna competenza, nell'ambito multidisciplinare quale è il "corpo, movimento e sport". Più semplice è, invece, ragionare su alcune modalità con cui creare gli indicatori di competenza per un loro adattamento alle varie situazioni educative in cui ci si trova ad operare. Gli indicatori, ricondotti a comportamenti, o a effetti di comportamenti, osservabili e misurabili, possono essere relativi a quanto il bambinoi dice, agisco o rappresenta, al perchè, aql come e al conchi lo fa. In questo spirito il contributo cerca di delineare un approccio agli indicatori di competenza che aiutino la sua misurazione, valutazione e certificazione.
Ceciliani A. (2010). Indicatori di competenze. NAPOLI : Tecnodid Editrice.
Indicatori di competenze
CECILIANI, ANDREA
2010
Abstract
Gli indicatori di competenza rappresentano strumenti indispensabili per raccogliere dati utili alla valutazione delle competenze stesse, ovvero dei comportamenti complessi ad esse correlati, derivanti dall'uso di più abilità e conoscenze. Inoltre la competenza, per essere tale, deve comprendere il concetto di trasferibilità cui si collega il comportamento metacognitivo. La competenza, poi, richiede una didattica laboratoriale molto vicina, se non proprio coincidente, al "problem solving". Di qui l'idea che la preparazione della situazione didattica appropriata, all'esercizio della competenza, diviene il presupposto indispensabile per la sua osservazione, misurazione e valutazione. Infine sono da prendere in considerazione le competenze trasversali, macro-competenze, come : "imparare ad apprendere", "saper progettare", "saper collaborare e cooperare". Da questi brevi richiami al concetto di competenza, si comprende la difficoltà nel definire indicatori, per la loro osservazione, che non ricadano in quelli stessi utilizzati per la verifica delle conoscenze e delle abilità. Inoltre appare difficile poter individuare indicatori per ciascuna competenza, nell'ambito multidisciplinare quale è il "corpo, movimento e sport". Più semplice è, invece, ragionare su alcune modalità con cui creare gli indicatori di competenza per un loro adattamento alle varie situazioni educative in cui ci si trova ad operare. Gli indicatori, ricondotti a comportamenti, o a effetti di comportamenti, osservabili e misurabili, possono essere relativi a quanto il bambinoi dice, agisco o rappresenta, al perchè, aql come e al conchi lo fa. In questo spirito il contributo cerca di delineare un approccio agli indicatori di competenza che aiutino la sua misurazione, valutazione e certificazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.