La letteratura su distretti e cluster ha mostrato un interesse crescente verso i processi di creazione e diffusione della conoscenza. Queste particolari forme di organizzazione industriale sono state riconosciute da più parti come i loci dove i processi di apprendimento avvengono con maggiore facilità e risultano essere particolarmente efficaci (Boschma, 2005; Breschi e Malerba, 2001; Malberg e Maskell, 2002; OECD, 1999). Tuttavia, nonostante il proliferare di studi teorici ed empirici su queste tematiche (si veda per esempio Breschi e Malerba, 2005), una minore attenzione è stata rivolta alla modellizzazione formale. Questo lavoro si propone di colmare tale lacuna, elaborando un modello di simulazione dei processi di diffusione della conoscenza nei cluster. Più specificatamente, il nostro lavoro intende studiare la relazione esistente tra le caratteristiche strutturali delle reti sociali che si formano comunemente nei cluster e la loro capacità di diffondere la conoscenza sia all’interno dei cluster che al loro esterno. In questo contesto, siamo particolarmente interessati al ruolo che i legami fra le imprese del cluster e le imprese esterne ad esso possono svolgere. A questo riguardo, parte della letteratura suggerisce che le imprese di un cluster maggiormente connesse con l’esterno (solitamente le imprese tecnologicamente più avanzate) possono svolgere un ruolo positivo di gatekeeper favorendo l’accesso a nuova conoscenza e così scongiurando i rischi di lock-in (Camagni, 1991; Rychen and Zimmerman, 2008). Altri studi, invece puntano l’attenzione sui rischi insiti nei legami esterni, potenzialmente dannosi per la dinamica conoscitiva del cluster in quanto spingerebbero gli attori più dotati di conoscenza, ad esempio le imprese leader, a privilegiare gli scambi esterni a scapito di quelli interni (Bathelt et al. 2004; Giuliani and Bell, 2005; Morrison 2008). Il nostro contributo alla letteratura consiste nell’elaborazione di un modello che consente di valutare i meriti e le conseguenze di possibili diverse strutture di legami sulla dinamica conoscitiva di un cluster.

Reti sociali e diffusione della conoscenza nei cluster: un modello di simulazione / A. Morrison; R. Rabellotti; L. Zirulia. - STAMPA. - (2010), pp. 225-246.

Reti sociali e diffusione della conoscenza nei cluster: un modello di simulazione

ZIRULIA, LORENZO
2010

Abstract

La letteratura su distretti e cluster ha mostrato un interesse crescente verso i processi di creazione e diffusione della conoscenza. Queste particolari forme di organizzazione industriale sono state riconosciute da più parti come i loci dove i processi di apprendimento avvengono con maggiore facilità e risultano essere particolarmente efficaci (Boschma, 2005; Breschi e Malerba, 2001; Malberg e Maskell, 2002; OECD, 1999). Tuttavia, nonostante il proliferare di studi teorici ed empirici su queste tematiche (si veda per esempio Breschi e Malerba, 2005), una minore attenzione è stata rivolta alla modellizzazione formale. Questo lavoro si propone di colmare tale lacuna, elaborando un modello di simulazione dei processi di diffusione della conoscenza nei cluster. Più specificatamente, il nostro lavoro intende studiare la relazione esistente tra le caratteristiche strutturali delle reti sociali che si formano comunemente nei cluster e la loro capacità di diffondere la conoscenza sia all’interno dei cluster che al loro esterno. In questo contesto, siamo particolarmente interessati al ruolo che i legami fra le imprese del cluster e le imprese esterne ad esso possono svolgere. A questo riguardo, parte della letteratura suggerisce che le imprese di un cluster maggiormente connesse con l’esterno (solitamente le imprese tecnologicamente più avanzate) possono svolgere un ruolo positivo di gatekeeper favorendo l’accesso a nuova conoscenza e così scongiurando i rischi di lock-in (Camagni, 1991; Rychen and Zimmerman, 2008). Altri studi, invece puntano l’attenzione sui rischi insiti nei legami esterni, potenzialmente dannosi per la dinamica conoscitiva del cluster in quanto spingerebbero gli attori più dotati di conoscenza, ad esempio le imprese leader, a privilegiare gli scambi esterni a scapito di quelli interni (Bathelt et al. 2004; Giuliani and Bell, 2005; Morrison 2008). Il nostro contributo alla letteratura consiste nell’elaborazione di un modello che consente di valutare i meriti e le conseguenze di possibili diverse strutture di legami sulla dinamica conoscitiva di un cluster.
2010
Federalismo e crescita: è possibile una relazione virtuosa?
225
246
Reti sociali e diffusione della conoscenza nei cluster: un modello di simulazione / A. Morrison; R. Rabellotti; L. Zirulia. - STAMPA. - (2010), pp. 225-246.
A. Morrison; R. Rabellotti; L. Zirulia
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