Urbanità cittadine. I luoghi del vivere quotidiano

The current impoverishment of the state of architecture from a product, as a sedimentation of knowledge, to a product - due to the affirmation of a society with a lifestyle marked by the increasingly rapid consumption of every conceived object - is the dominant attitude: taste and contemporary fashion, whereby everything is reduced to entertainment culture with the consequent loss of sense of reality and with the rendering of this to a fetish, simulacrum, image. Accomplice of this attitude of reducing architecture to mere commercial production is the specialized and non-specialized sector information system, which, by virtue of the culture of exhibition, has generally replaced the necessary critical distance in the analysis of current production with a sort of cultural consumerism. According to Frederic Jameson (Postmodernism, or, the Cultural Logic of Late Capitalism, 1984) consequence of this attitude, which is a formal characteristic of the postmodern, is the lack of depth, it is the expression of instances with a hasty character where the image repeats itself losing its ultimate referent in an annulment of the notion of history. Everything is lived according to an aesthetic vision of events, consumed without expression of equidistant judgment and, according to the collage technique, with heterogeneous citations.

L’impoverimento attuale dello stato dell’architettura da prodotto, quale sedimentazione della conoscenza, a merce - dovuta all’affermarsi di una società con uno stile di vita improntato al consumo sempre più rapido di ogni oggetto concepito - è l’atteggiamento dominante il gusto e la moda contemporanea, per cui tutto viene ridotto a cultura dello spettacolo con la conseguente perdita di senso della realtà e con la resa di questa a feticcio, simulacro, immagine. Complice di questo atteggiamento di riduzione del fare architettura a mera produzione commerciale è il sistema dell’informazione di settore specializzata e non, che, in virtù della cultura dell’esibizione, ha generalmente sostituito la necessaria distanza critica nell’analisi della produzione attuale con una sorta di consumismo culturale. Secondo Frederic Jameson (Il postmoderno e la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989) conseguenza di tale atteggiamento, che è caratteristica formale del postmoderno, è la mancanza di profondità, è l’essere espressione d’istanze dal carattere affrettato ove l’immagine ripete sé stessa perdendo il suo referente ultimo in un annullamento della nozione della storia. Tutto è vissuto secondo una visione estetizzante degli accadimenti, consumato senza espressione di giudizio equidistante e, secondo la tecnica del collage, con citazioni eterogenee.