dal testo del capitolo: ....E’ ormai acquisito un ampio consenso negli ambienti scientifici che le attività di insegnamento-apprendimento siano da studiare in riferimento a specifici contesti. E tuttavia quando si passa alla concettualizzazione e all’operazionalizzazione di ciò che si intende per ‘contesto’, ci troviamo di fronte ad una letteratura molto eterogenea, rispetto alla quale occorrerebbe un’attenta riflessione. E la nostra associazione potrà utilmente contribuire, in una prossima occasione. In questa sede cito soltanto alcuni approcci, sui quali porre attenzione. In primo luogo anche per ragioni storiche, l’approccio storico-culturale (Vygotskij, Luria, Leontiev); l’approccio ecologico (Bronfenbrenner); il contributo offerto dalla psicologia sociale europea e in particolare l‘analisi dei livelli di spiegazione che permettono di inquadrare le spiegazioni dei fenomeni nella sperimentazione e nelle pratiche sociali. E’ su quest’ultimo approccio che è focalizzato il presente contributo. Secondo la proposta di Doise (1982) i contesti possono essere distinti e articolati su quattro livelli. Questi quattro livelli possono essere utilizzati per identificare concettualmente le variabili in un disegno di ricerca; individuare eventuali articolazioni delle variabili fra livelli diversi; in questo caso è possibile dettagliare in modo descrittivo le variabili studiate. Inoltre è possibile individuare a quale livello di analisi è collocata la spiegazione dei fenomeni avanzata dai ricercatori, e cioè qual è il livello di una (o più) variabili indicate come indipendenti, rispetto al livello della o delle variabili dipendenti. Questo lavoro di approfondimento degli studi è pertinente anche nel caso di studi a carattere non strettamente sperimentale, ma per tutti i tipi di disegni di ricerca (correlazionali, longitudinali, trasversali), comprese le indagini di tipo qualitativo. Come si può comprendere, questa proposta può essere utilizzata non solo per scopi di studio (per analizzare la produzione scientifica) ma anche per progettare ricerche empiriche che abbiano come obiettivo quello di articolare livelli diversi di variabili che operazionalizzano la nozione di contesto. In particolare, risulta possibile studiare i diversi livelli di variabili contestuali in gruppi di soggetti diversi, ma anche studiare l’articolazione dei diversi livelli di variabili contestuali “all’interno” di singoli soggetti: il caso della connotazione sociale nello sviluppo cognitivo è esemplare. Attivando la rappresentazione di una norma sociale nella sceneggiatura di un compito (le norme sociali pertinenti in una classe scolastica: livello quattro) otteniamo un progresso cognitivo nella conservazione delle relazioni spaziali in bambini che ad un pretest non possedevano questa nozione (livello uno): si tratta infatti di bambini che lavorano individualmente. Analogamente, a proposito delle concezioni che categorie di soggetti possiedono circa l’intelligenza e lo sviluppo, è possibile considerare queste concezioni come collocabili a livello quattro, ma se gli autori considerano queste concezioni come meramente individuali, come generate da un mero trattamento individuale delle informazioni (social cognition), le spiegazioni si collocano a livello uno .....

Valutare contesti: con quali strumenti? una proposta di analisi concettuale e metodologica / Carugati F.. - STAMPA. - (2010), pp. 125-131.

Valutare contesti: con quali strumenti? una proposta di analisi concettuale e metodologica

CARUGATI, FELICE
2010

Abstract

dal testo del capitolo: ....E’ ormai acquisito un ampio consenso negli ambienti scientifici che le attività di insegnamento-apprendimento siano da studiare in riferimento a specifici contesti. E tuttavia quando si passa alla concettualizzazione e all’operazionalizzazione di ciò che si intende per ‘contesto’, ci troviamo di fronte ad una letteratura molto eterogenea, rispetto alla quale occorrerebbe un’attenta riflessione. E la nostra associazione potrà utilmente contribuire, in una prossima occasione. In questa sede cito soltanto alcuni approcci, sui quali porre attenzione. In primo luogo anche per ragioni storiche, l’approccio storico-culturale (Vygotskij, Luria, Leontiev); l’approccio ecologico (Bronfenbrenner); il contributo offerto dalla psicologia sociale europea e in particolare l‘analisi dei livelli di spiegazione che permettono di inquadrare le spiegazioni dei fenomeni nella sperimentazione e nelle pratiche sociali. E’ su quest’ultimo approccio che è focalizzato il presente contributo. Secondo la proposta di Doise (1982) i contesti possono essere distinti e articolati su quattro livelli. Questi quattro livelli possono essere utilizzati per identificare concettualmente le variabili in un disegno di ricerca; individuare eventuali articolazioni delle variabili fra livelli diversi; in questo caso è possibile dettagliare in modo descrittivo le variabili studiate. Inoltre è possibile individuare a quale livello di analisi è collocata la spiegazione dei fenomeni avanzata dai ricercatori, e cioè qual è il livello di una (o più) variabili indicate come indipendenti, rispetto al livello della o delle variabili dipendenti. Questo lavoro di approfondimento degli studi è pertinente anche nel caso di studi a carattere non strettamente sperimentale, ma per tutti i tipi di disegni di ricerca (correlazionali, longitudinali, trasversali), comprese le indagini di tipo qualitativo. Come si può comprendere, questa proposta può essere utilizzata non solo per scopi di studio (per analizzare la produzione scientifica) ma anche per progettare ricerche empiriche che abbiano come obiettivo quello di articolare livelli diversi di variabili che operazionalizzano la nozione di contesto. In particolare, risulta possibile studiare i diversi livelli di variabili contestuali in gruppi di soggetti diversi, ma anche studiare l’articolazione dei diversi livelli di variabili contestuali “all’interno” di singoli soggetti: il caso della connotazione sociale nello sviluppo cognitivo è esemplare. Attivando la rappresentazione di una norma sociale nella sceneggiatura di un compito (le norme sociali pertinenti in una classe scolastica: livello quattro) otteniamo un progresso cognitivo nella conservazione delle relazioni spaziali in bambini che ad un pretest non possedevano questa nozione (livello uno): si tratta infatti di bambini che lavorano individualmente. Analogamente, a proposito delle concezioni che categorie di soggetti possiedono circa l’intelligenza e lo sviluppo, è possibile considerare queste concezioni come collocabili a livello quattro, ma se gli autori considerano queste concezioni come meramente individuali, come generate da un mero trattamento individuale delle informazioni (social cognition), le spiegazioni si collocano a livello uno .....
2010
Valutare apprendimenti valutare contesti
125
131
Valutare contesti: con quali strumenti? una proposta di analisi concettuale e metodologica / Carugati F.. - STAMPA. - (2010), pp. 125-131.
Carugati F.
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