La collana di studi critici urbani “2050 Abitare nelle rovine della metropoli” nasce in risposta a un interrogativo: come si configurerà l’ambiente di vita terrestre quando a tale data, secondo le previsioni Onu, il 66% della popolazione mondiale abiterà in contesto metropolitano? Nelle modalità con cui l’urbano è narrato, gestito, normato, abitato, è necessario adottare una prospettiva critica: il dialogo tra le discipline che qui si propone consente di trattare organicamente forme spaziali urbano-territoriali e questioni sociali, politiche, economiche. Gli studi accolti nella collana travalicano perciò gli ambiti dell’architettura e dell’urbanistica per sconfinare nel terreno della geografia, della sociologia, dell’antropologia, della psicologia, della filosofia e dell’ecologia politica, al fine di immaginare nuove possibilità di futuro in un mondo depredato dalla furia capitalistica.
AGOSTINI, I. (In stampa/Attività in corso). 2050 | ABITARE NELLE ROVINE DELLA METROPOLI.
2050 | ABITARE NELLE ROVINE DELLA METROPOLI
AGOSTINI, ILARIA
In corso di stampa
Abstract
La collana di studi critici urbani “2050 Abitare nelle rovine della metropoli” nasce in risposta a un interrogativo: come si configurerà l’ambiente di vita terrestre quando a tale data, secondo le previsioni Onu, il 66% della popolazione mondiale abiterà in contesto metropolitano? Nelle modalità con cui l’urbano è narrato, gestito, normato, abitato, è necessario adottare una prospettiva critica: il dialogo tra le discipline che qui si propone consente di trattare organicamente forme spaziali urbano-territoriali e questioni sociali, politiche, economiche. Gli studi accolti nella collana travalicano perciò gli ambiti dell’architettura e dell’urbanistica per sconfinare nel terreno della geografia, della sociologia, dell’antropologia, della psicologia, della filosofia e dell’ecologia politica, al fine di immaginare nuove possibilità di futuro in un mondo depredato dalla furia capitalistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.