Lo studio monografico di Andrea Benedetti sui “resoconti di viaggio in forma di lettere” (Reiseberichte), stesi dall’intellettuale protoromantico Wilhelm Heinrich Wackenroder (1773-1798) tra il maggio e il settembre 1793 in Franconia, analizza la relazione dialettica tra “spirito” (Geist) e “lettera” (Buchstabe) nello specifico contesto dell’odeporica settecentesca e alla luce della dinamica relazionale tra “scrittura” (parola) e “immagine”, imperniandosi su un più complessivo approccio euristico, cosiddetto della “circolarità ermeneutica”. Andrea Benedetti, germanista, ha conseguito due dottorati di ricerca (PhD), prima presso l’Università di Pisa (2005) e poi presso l’Università di Urbino Carlo Bo (2019). Attualmente insegna “Letteratura Tedesca” presso l’Ateneo urbinate. È autore di una prima monografia relativa all’opera di Ernst Jünger (Rivoluzione conservatrice e fascino ambiguo della tecnica, 2008). Ha tradotto e co-curato alcune parti del volume dell’opera omnia in Italiano di W. H. Wackenroder (Opere e lettere, 2014) ed è co-curatore delle miscellanee Totalität als Faszination. Systematisierung des Heterogenen im Werk Ernst Jüngers (2018) e The idea of the Mediterranean as a Source of cultural Criticism. The Mediterranean Area between Myth, Literature and Anthropology (2019).
Benedetti A (2019). Tra parola e immagine: una rilettura dei Reiseberichte (1793) di Wilhelm Heinrich Wackenroder alla luce della circolarità ermeneutica. PASIAN DI PRATO : Campanotto.
Tra parola e immagine: una rilettura dei Reiseberichte (1793) di Wilhelm Heinrich Wackenroder alla luce della circolarità ermeneutica
Benedetti A
2019
Abstract
Lo studio monografico di Andrea Benedetti sui “resoconti di viaggio in forma di lettere” (Reiseberichte), stesi dall’intellettuale protoromantico Wilhelm Heinrich Wackenroder (1773-1798) tra il maggio e il settembre 1793 in Franconia, analizza la relazione dialettica tra “spirito” (Geist) e “lettera” (Buchstabe) nello specifico contesto dell’odeporica settecentesca e alla luce della dinamica relazionale tra “scrittura” (parola) e “immagine”, imperniandosi su un più complessivo approccio euristico, cosiddetto della “circolarità ermeneutica”. Andrea Benedetti, germanista, ha conseguito due dottorati di ricerca (PhD), prima presso l’Università di Pisa (2005) e poi presso l’Università di Urbino Carlo Bo (2019). Attualmente insegna “Letteratura Tedesca” presso l’Ateneo urbinate. È autore di una prima monografia relativa all’opera di Ernst Jünger (Rivoluzione conservatrice e fascino ambiguo della tecnica, 2008). Ha tradotto e co-curato alcune parti del volume dell’opera omnia in Italiano di W. H. Wackenroder (Opere e lettere, 2014) ed è co-curatore delle miscellanee Totalität als Faszination. Systematisierung des Heterogenen im Werk Ernst Jüngers (2018) e The idea of the Mediterranean as a Source of cultural Criticism. The Mediterranean Area between Myth, Literature and Anthropology (2019).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.