La libertà di dissenso in Dante: attualità di una riflessione tardomedievale

The right to dissent in Dante: the current relevance of a late medieval reflection. This essay explores the elements which can testify Dante Alighieri’s appreciation towards freedom of dissent: some specific passages of his works (direct clues); the structure of the infernal circles and the implicit meaning of some of their contents (indirect clues); some episodes of his political life, although fragmentary and pretty debated by doctrine, (behavioral clues). The purpose of the investigation is twofold: on the one hand, to highlight the relevance of Dante’s reflection on dissent understood as the right/duty to convey truthful information on what happens in the social context of belonging; on the other, to point out the impossibility of matching Dante’s taxonomy with the canons of contemporary constitutionalism, where freedom of dissent is protected regardless of the truthfulness of the contents expressed by the dissenter.

Abstract: Questo contributo esplora gli elementi in grado di testimoniare l’apprezzamento di Dante Alighieri verso la libertà di dissenso: alcuni specifici passaggi delle sue opere (indizi diretti); la struttura dei gironi infernali e il significato implicito di alcuni dei relativi contenuti (indizi indiretti); determinati episodi, benché frammentari e variamente dibattuti dalla dottrina, della sua vita politica (indizi comportamentali). Lo scopo dell’indagine è duplice: da un lato, quello di evidenziare l’attualità della riflessione dantesca sul dissenso inteso come diritto/dovere di veicolare informazioni veritiere su quanto avviene nel contesto sociale di appartenenza; dall’altro, quello di rilevare l’impossibilità di ricondurre la tassonomia dantesca ai canoni del costituzionalismo contemporaneo, dove la libertà del dissenso è tutelata a prescindere dalla veridicità dei contenuti espressi dal dissenziente.