Questo saggio si compone di due parti, riguardanti rispettivamente le vicende costruttive e la realizzazione delle pale d’altare della chiesa parrocchiale di Porretta Terme sull’Appennino bolognese. Nella prima si ripercorrono le principali tappe della storia di questa chiesa, nata tra il 1427 e il 1435 circa come cappella dell’abitato termale e ricostruita una prima volta nella prima metà del secolo successivo. Divenuta poi parrocchia, pieve e vicariato foraneo nel 1585, nell’ambito della politica di applicazione dei decreti del Concilio di Trento da parte del cardinale bolognese Gabriele Paleotti, sarebbe stata ricostruita nuovamente tra il 1689 e il 1696 per volontà dei conti Ranuzzi, che intendevano arricchire il loro feudo della Porretta di una chiesa di dimensioni maggiori e di un palazzo comitale, quest’ultimo mai edificato. La seconda parte del saggio si concentra invece sulle testimonianze pittoriche di grande pregio tuttora visibili nella chiesa. Realizzate per la maggior parte tra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento, in pieno periodo controriformistico, esse arricchirono gli altari di giuspatronato delle famiglie locali grazie all’intervento di pittori della scuola bolognese. Tra queste si sono scelti tre casi studio esemplificativi di tre fasi distinte della storia dell’edificio: la pala con il Noli me tangere dell’altare maggiore, eseguita da Ercole Proccacini il Vecchio su commissione del conte Marco Antonio Ranuzzi; il Sant’Antonio Abate di Pietro Maria Massari detto il Porrettano, allievo dell’accademia dei Carracci, datato 1588; la Madonna col Bambino tra i Santi Francesco e Bernardino di Alessandro Tiarini, proveniente dall’antico oratorio attiguo della confraternita delle Sacre Stigmate di San Francesco.
Francesco Zagnoni (2020). Pittura bolognese tra Cinque e Seicento nella Chiesa Parrocchiale di Porretta Terme. Porretta Terme : Gruppo di Studi Alta Valle del Reno APS.
Pittura bolognese tra Cinque e Seicento nella Chiesa Parrocchiale di Porretta Terme
Francesco Zagnoni
2020
Abstract
Questo saggio si compone di due parti, riguardanti rispettivamente le vicende costruttive e la realizzazione delle pale d’altare della chiesa parrocchiale di Porretta Terme sull’Appennino bolognese. Nella prima si ripercorrono le principali tappe della storia di questa chiesa, nata tra il 1427 e il 1435 circa come cappella dell’abitato termale e ricostruita una prima volta nella prima metà del secolo successivo. Divenuta poi parrocchia, pieve e vicariato foraneo nel 1585, nell’ambito della politica di applicazione dei decreti del Concilio di Trento da parte del cardinale bolognese Gabriele Paleotti, sarebbe stata ricostruita nuovamente tra il 1689 e il 1696 per volontà dei conti Ranuzzi, che intendevano arricchire il loro feudo della Porretta di una chiesa di dimensioni maggiori e di un palazzo comitale, quest’ultimo mai edificato. La seconda parte del saggio si concentra invece sulle testimonianze pittoriche di grande pregio tuttora visibili nella chiesa. Realizzate per la maggior parte tra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento, in pieno periodo controriformistico, esse arricchirono gli altari di giuspatronato delle famiglie locali grazie all’intervento di pittori della scuola bolognese. Tra queste si sono scelti tre casi studio esemplificativi di tre fasi distinte della storia dell’edificio: la pala con il Noli me tangere dell’altare maggiore, eseguita da Ercole Proccacini il Vecchio su commissione del conte Marco Antonio Ranuzzi; il Sant’Antonio Abate di Pietro Maria Massari detto il Porrettano, allievo dell’accademia dei Carracci, datato 1588; la Madonna col Bambino tra i Santi Francesco e Bernardino di Alessandro Tiarini, proveniente dall’antico oratorio attiguo della confraternita delle Sacre Stigmate di San Francesco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.