Oggetto di questo lavoro è il rapporto tra le filosofie di Joachim Ritter e Martin Heidegger. Si tenterà di mostrare prossimità e divergenze tra le due impostazioni prese in esame tanto dal lato degli influssi testuali e dei contesti storiografici, quanto dal lato delle concezioni sistematiche che Ritter e Heidegger sviluppano intorno al tema della costituzione della modernità. La tesi del lavoro è che la relazione tra Ritter e Heidegger può essere intesa avendo come riferimento generale il rapporto che i due intrattengono con Hegel. Da un lato Heidegger propone una teoria che rigetta completamente qualsiasi eredità hegeliana e dialettica. Alla negazione determinata di Hegel viene opposta la concezione di un “nulla radicale” che abita il mondo moderno (e in generale la storia dell’essere). Dall’altro lato Ritter assume la prospettiva hegeliana, nella quale la scissione moderna non produce una nostalgia dell’originario. In tal senso la scissione è sì da superare, ma non materialisticamente, bensì esclusivamente idealisticamente (nel ruolo compensatorio delle scienze dello spirito).
Imbriano, G. (2022). ¿Escisión o caída? Joachim Ritter y Martin Heidegger ante la modernidad. Granada : Editorial Comares.
¿Escisión o caída? Joachim Ritter y Martin Heidegger ante la modernidad
Imbriano, Gennaro
2022
Abstract
Oggetto di questo lavoro è il rapporto tra le filosofie di Joachim Ritter e Martin Heidegger. Si tenterà di mostrare prossimità e divergenze tra le due impostazioni prese in esame tanto dal lato degli influssi testuali e dei contesti storiografici, quanto dal lato delle concezioni sistematiche che Ritter e Heidegger sviluppano intorno al tema della costituzione della modernità. La tesi del lavoro è che la relazione tra Ritter e Heidegger può essere intesa avendo come riferimento generale il rapporto che i due intrattengono con Hegel. Da un lato Heidegger propone una teoria che rigetta completamente qualsiasi eredità hegeliana e dialettica. Alla negazione determinata di Hegel viene opposta la concezione di un “nulla radicale” che abita il mondo moderno (e in generale la storia dell’essere). Dall’altro lato Ritter assume la prospettiva hegeliana, nella quale la scissione moderna non produce una nostalgia dell’originario. In tal senso la scissione è sì da superare, ma non materialisticamente, bensì esclusivamente idealisticamente (nel ruolo compensatorio delle scienze dello spirito).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.