“Incontri con gli spiriti in Birmania centrale tra rappresentazione e possessione” è il secondo contributo di Lorenzo Chiarofonte che ha come oggetto d’indagine gli spiriti locali (nat) nella Birmania centrale (Myanmar). La manifestazione di tali entità può assumere diverse forme. Nel corso di cerimonie private (nat kana pwe), accompagnato dall’intenso suono prodotto dal nat hsaing (un ensemble formato principalmente da percussioni intonate), il professionista rituale (nat kadaw) è in grado di muoversi liberamente in un continuum performativo, passando attraverso forme di intrattenimento, rappresentazione, e danze di possessione, a volte includendo “prove di potenza” – comportamenti eccezionali che il medium compie in virtù della presenza del nat. A partire dalle concezioni birmane sulla possessione e facendo riferimento a materiali video etnografici raccolti sul campo, l’autore prende in considerazione l’esecuzione della tipica “prova di potenza” eseguita nel corso della danza di possessione dei nat gemelli del lago reale di Pyay. Analizzando il passaggio da rappresentazione drammatica a danza di possessione, il saggio propone un’analisi performativa delle diverse fasi del rituale e discute le implicazioni culturali e religiose ad essa collegate.
Chiarofonte L (2023). Incontri con gli spiriti in Birmania centrale tra rappresentazione e possessione. Udine : Nota.
Incontri con gli spiriti in Birmania centrale tra rappresentazione e possessione
Chiarofonte L
2023
Abstract
“Incontri con gli spiriti in Birmania centrale tra rappresentazione e possessione” è il secondo contributo di Lorenzo Chiarofonte che ha come oggetto d’indagine gli spiriti locali (nat) nella Birmania centrale (Myanmar). La manifestazione di tali entità può assumere diverse forme. Nel corso di cerimonie private (nat kana pwe), accompagnato dall’intenso suono prodotto dal nat hsaing (un ensemble formato principalmente da percussioni intonate), il professionista rituale (nat kadaw) è in grado di muoversi liberamente in un continuum performativo, passando attraverso forme di intrattenimento, rappresentazione, e danze di possessione, a volte includendo “prove di potenza” – comportamenti eccezionali che il medium compie in virtù della presenza del nat. A partire dalle concezioni birmane sulla possessione e facendo riferimento a materiali video etnografici raccolti sul campo, l’autore prende in considerazione l’esecuzione della tipica “prova di potenza” eseguita nel corso della danza di possessione dei nat gemelli del lago reale di Pyay. Analizzando il passaggio da rappresentazione drammatica a danza di possessione, il saggio propone un’analisi performativa delle diverse fasi del rituale e discute le implicazioni culturali e religiose ad essa collegate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.