Il contributo discute la questione della raffigurazione esseri viventi nel primo Islam da due prospettive diverse. La prima è offerta dal testo coranico che, sebbene non presenti passi espliciti al riguardo, aiuta a fornire un contesto molto coerente alle preoccupazioni che i primi musulmani dovevano avere per le raffigurazioni di esseri viventi. L’aspetto normativo è quindi analizzato nel corpo dei detti del Profeta e tra questi troviamo, ad esempio, la preferenza per la raffigurazione di soggetti che non abbiano spirito vitale (come ad esempio le piante e più in generale la natura). Sia l’impianto generale di vietare raffigurazioni di immagini di esseri viventi, sia lo specifico corpo di norme che regolano l’applicazione pratica di questo principio nei detti del Profeta e nei commentari del Corano, sembrano derivare direttamente dall’Antico Testamento e dalle raccolte delle esegesi rabbiniche tardo-antiche. La seconda prospettiva pone al centro dell'analisi le critiche mosse alla decisione di raffigurare elementi tratti dalla natura all'interno dei luoghi di culto musulmani. Sia in ambito musulmano sia da parte di alcuni teologhi cristiani, infatti, si alzano voci che fanno notare i limiti della scelta di accettare la raffigurazione di fiori e alberi considerandoli esseri non-viventi.

Mattia Guidetti (2022). “Creare immagini” e discuterne nel primo periodo islamico. Roma : Round Robin.

“Creare immagini” e discuterne nel primo periodo islamico

Mattia Guidetti
2022

Abstract

Il contributo discute la questione della raffigurazione esseri viventi nel primo Islam da due prospettive diverse. La prima è offerta dal testo coranico che, sebbene non presenti passi espliciti al riguardo, aiuta a fornire un contesto molto coerente alle preoccupazioni che i primi musulmani dovevano avere per le raffigurazioni di esseri viventi. L’aspetto normativo è quindi analizzato nel corpo dei detti del Profeta e tra questi troviamo, ad esempio, la preferenza per la raffigurazione di soggetti che non abbiano spirito vitale (come ad esempio le piante e più in generale la natura). Sia l’impianto generale di vietare raffigurazioni di immagini di esseri viventi, sia lo specifico corpo di norme che regolano l’applicazione pratica di questo principio nei detti del Profeta e nei commentari del Corano, sembrano derivare direttamente dall’Antico Testamento e dalle raccolte delle esegesi rabbiniche tardo-antiche. La seconda prospettiva pone al centro dell'analisi le critiche mosse alla decisione di raffigurare elementi tratti dalla natura all'interno dei luoghi di culto musulmani. Sia in ambito musulmano sia da parte di alcuni teologhi cristiani, infatti, si alzano voci che fanno notare i limiti della scelta di accettare la raffigurazione di fiori e alberi considerandoli esseri non-viventi.
2022
De-figurare Iconofobie e iconoclastie a Bisanzio e altrove
55
80
Mattia Guidetti (2022). “Creare immagini” e discuterne nel primo periodo islamico. Roma : Round Robin.
Mattia Guidetti
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