Nel saggio è indagato, a partire da documenti d’archivio, il ruolo delle grandiose infrastrutture ingegneristiche, e delle loro visioni aeree e satellitari, in quelle opere di Robert Smithson che mirano a conquistare una scala planetaria e a diventare dispositivi atti a documentare tutte le componenti minerali di una fantastica “Crystal Land” di un’epoca geologica segnata da un cambiamento fondamentale nel rapporto tra essere umano e sistema terrestre. Particolare attenzione è data alla collaborazione di Smithson con lo studio professionale di Engineers and Architects di New York, costituito da Ernest F. Tippetts, Robert W. Abbett, Gerald T. McCarthy e James H. Stratton, per la realizzazione del Dallas Fort Worth Regional Airport. È questa collaborazione che consente a Smithson di sperimentare l’applicazione di criteri geometrici, della funzione omotetica e delle indagini sulla geologia e sulle catastrofi preistoriche allo studio di una infrastruttura ingegneristica complessa, intesa quale “man-made geological network”. I progetti per le diverse opere (immaginate in collaborazione con Andre, Morris, LeWitt e coordinate da Smithson) e la geometria cristalliforme che Smithson propone per il Dallas Fort Worth Regional Airport, trovano una logica giustificazione, nella sua costruzione teorica, nelle contemporanee indagini spaziali condotte negli Stati Uniti grazie al satellite Secor della Cubic Corporation di San Diego. Sono queste visioni satellitari che permettono a Smithson di interpretare una infrastruttura, quale l’aeroporto, come un “Artificial Universe”, da osservare alla scala territoriale e planetaria.
Anna Rosellini (2022). Building Process e funzione omotetica: progetti di Smithson per il Dallas Fort Worth Regional Airport. Macerata : Quodlibet srl.
Building Process e funzione omotetica: progetti di Smithson per il Dallas Fort Worth Regional Airport
Anna Rosellini
2022
Abstract
Nel saggio è indagato, a partire da documenti d’archivio, il ruolo delle grandiose infrastrutture ingegneristiche, e delle loro visioni aeree e satellitari, in quelle opere di Robert Smithson che mirano a conquistare una scala planetaria e a diventare dispositivi atti a documentare tutte le componenti minerali di una fantastica “Crystal Land” di un’epoca geologica segnata da un cambiamento fondamentale nel rapporto tra essere umano e sistema terrestre. Particolare attenzione è data alla collaborazione di Smithson con lo studio professionale di Engineers and Architects di New York, costituito da Ernest F. Tippetts, Robert W. Abbett, Gerald T. McCarthy e James H. Stratton, per la realizzazione del Dallas Fort Worth Regional Airport. È questa collaborazione che consente a Smithson di sperimentare l’applicazione di criteri geometrici, della funzione omotetica e delle indagini sulla geologia e sulle catastrofi preistoriche allo studio di una infrastruttura ingegneristica complessa, intesa quale “man-made geological network”. I progetti per le diverse opere (immaginate in collaborazione con Andre, Morris, LeWitt e coordinate da Smithson) e la geometria cristalliforme che Smithson propone per il Dallas Fort Worth Regional Airport, trovano una logica giustificazione, nella sua costruzione teorica, nelle contemporanee indagini spaziali condotte negli Stati Uniti grazie al satellite Secor della Cubic Corporation di San Diego. Sono queste visioni satellitari che permettono a Smithson di interpretare una infrastruttura, quale l’aeroporto, come un “Artificial Universe”, da osservare alla scala territoriale e planetaria.File | Dimensione | Formato | |
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