Redatto intorno alla metà del XIII secolo, il Ferguut è l’unico rifacimento del Fergus antico francese, composto da Guillaume Le Clerc circa cinquant’anni prima. Tanto a livello strutturale quanto a livello tematico la vicenda mostra il suo debito nei confronti di capolavori cavallereschi come, tra gli altri, il Perceval, l’Erec et Enide o l’Yvain di Chrétien de Troyes. Proprio l’iniziatore del genere del romanzo arturiano è al centro della critica del Fergus, che si configura come una vera e propria parodia, in cui temi e motivi tradizionali vengono continuamente sovvertiti. Il Ferguut, al contrario, non mira a dileggiare Chrétien. Pur presentando le stesse sequenze narrative e raccontando una storia molto simile al suo ipotesto francese, il romanzo nederlandese si rapporta a esso in due modi ben distinti: fino al v. 2592 è una traduzione semplificata, ma piuttosto fedele; nei versi seguenti, fino alla fine, diventa invece un adattamento più libero, caratterizzato da sfumature diverse, come il mutato atteggiamento nei confronti dell’universo femminile, valutato qui più positivamente, o l’umanizzazione dell’eroe. Questi e altri interventi possono essere letti come un tentativo di uniformazione allo stesso canone arturiano che Guillaume Le Clerc aveva deciso di canzonare. Il Ferguut, dunque, lungi dall’essere una banale semplificazione, si distacca dal Fergus in quello che è il suo intento primario, dimostrando la sua autonomia e distinguendosi come uno dei romanzi meglio riusciti nel panorama letterario del medioevo nederlandese.
D. Bertagnolli (2023). Ferguut. Romanzo arturiano nederlandese. Alessandria : Edizioni dell'Orso.
Ferguut. Romanzo arturiano nederlandese
D. Bertagnolli
2023
Abstract
Redatto intorno alla metà del XIII secolo, il Ferguut è l’unico rifacimento del Fergus antico francese, composto da Guillaume Le Clerc circa cinquant’anni prima. Tanto a livello strutturale quanto a livello tematico la vicenda mostra il suo debito nei confronti di capolavori cavallereschi come, tra gli altri, il Perceval, l’Erec et Enide o l’Yvain di Chrétien de Troyes. Proprio l’iniziatore del genere del romanzo arturiano è al centro della critica del Fergus, che si configura come una vera e propria parodia, in cui temi e motivi tradizionali vengono continuamente sovvertiti. Il Ferguut, al contrario, non mira a dileggiare Chrétien. Pur presentando le stesse sequenze narrative e raccontando una storia molto simile al suo ipotesto francese, il romanzo nederlandese si rapporta a esso in due modi ben distinti: fino al v. 2592 è una traduzione semplificata, ma piuttosto fedele; nei versi seguenti, fino alla fine, diventa invece un adattamento più libero, caratterizzato da sfumature diverse, come il mutato atteggiamento nei confronti dell’universo femminile, valutato qui più positivamente, o l’umanizzazione dell’eroe. Questi e altri interventi possono essere letti come un tentativo di uniformazione allo stesso canone arturiano che Guillaume Le Clerc aveva deciso di canzonare. Il Ferguut, dunque, lungi dall’essere una banale semplificazione, si distacca dal Fergus in quello che è il suo intento primario, dimostrando la sua autonomia e distinguendosi come uno dei romanzi meglio riusciti nel panorama letterario del medioevo nederlandese.File | Dimensione | Formato | |
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