La pandemia da Covid-19 ha messo in luce un sistema di diseguaglianze sociali che, in ottica intersezionale, trova le sue radici nelle dimensioni di genere, classe e razza (Davis, 2018). In particolare, il seguente contributo intende indagare le conseguenze dell’emergenza sanitaria sulle lavoratrici domestiche immigrate dai paesi delle ex Repubbliche Socialiste Sovietiche (assistenti domiciliari, collaboratrici familiari fisse e ad ore). Com’è cam-biato il lavoro delle assistenti domiciliari e colf durante la pandemia da Co-vid-19? Quali sono stati gli ambiti di vita maggiormente colpiti dalla situa-zione pandemica? Quali sono state le pratiche di adattamento impiegate a livello individuale dalle lavoratrici e quali le strategie impiegate a livello fa-miliare? Partendo da una riflessione teorica sul rapporto tra genere e migra-zioni, che mette in evidenza il ruolo delle catene globali della cura, si ana-lizza nello specifico il caso delle migrazioni femminili post-sovietiche in Ita-lia, ripercorrendo in prospettiva storica le tappe principali di questa migra-zione. Nella seconda parte del lavoro si evidenziano le specifiche conse-guenze della pandemia da una prospettiva di genere, in particolare in tema di lavoro di cura (retribuito e non) delle donne. Infine, si analizza - attraverso un’indagine qualitativa di tipo esplorativo - il caso studio delle lavoratrici domestiche provenienti dall’Est Europa nella provincia di Bologna.
Maria Grazia Montesano, V.C. (2023). Essenziali ma invisibili: migrazioni femminili e lavoro domestico nella città post-pandemica. Il caso della provincia di Bologna. Milano : FrancoAngeli.
Essenziali ma invisibili: migrazioni femminili e lavoro domestico nella città post-pandemica. Il caso della provincia di Bologna
Maria Grazia Montesano
;Emma Nicolis
2023
Abstract
La pandemia da Covid-19 ha messo in luce un sistema di diseguaglianze sociali che, in ottica intersezionale, trova le sue radici nelle dimensioni di genere, classe e razza (Davis, 2018). In particolare, il seguente contributo intende indagare le conseguenze dell’emergenza sanitaria sulle lavoratrici domestiche immigrate dai paesi delle ex Repubbliche Socialiste Sovietiche (assistenti domiciliari, collaboratrici familiari fisse e ad ore). Com’è cam-biato il lavoro delle assistenti domiciliari e colf durante la pandemia da Co-vid-19? Quali sono stati gli ambiti di vita maggiormente colpiti dalla situa-zione pandemica? Quali sono state le pratiche di adattamento impiegate a livello individuale dalle lavoratrici e quali le strategie impiegate a livello fa-miliare? Partendo da una riflessione teorica sul rapporto tra genere e migra-zioni, che mette in evidenza il ruolo delle catene globali della cura, si ana-lizza nello specifico il caso delle migrazioni femminili post-sovietiche in Ita-lia, ripercorrendo in prospettiva storica le tappe principali di questa migra-zione. Nella seconda parte del lavoro si evidenziano le specifiche conse-guenze della pandemia da una prospettiva di genere, in particolare in tema di lavoro di cura (retribuito e non) delle donne. Infine, si analizza - attraverso un’indagine qualitativa di tipo esplorativo - il caso studio delle lavoratrici domestiche provenienti dall’Est Europa nella provincia di Bologna.File | Dimensione | Formato | |
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