Se la città è lo specchio della società, New York è l’emblema della società occidentale del Ventesimo Secolo, in particolare degli ultimi decenni. Multietnicità, integrazione, emarginazione, tolleranza, alienazione, opportunità, degrado, ricchezza, povertà sono tra le parole chiave che la definiscono. Fin dalle origini, la metropoli diventa uno dei centri maggiori del cinema mondiale, trasformandosi in un set a cielo aperto in cui documentazione, sperimentazione e finzione si condensano e si sviluppano. L’enorme patrimonio filmico accumulato in oltre cento anni di storia restituisce una metropoli scissa tra fiction e realtà. In questo scenario, "Permanent Vacation" (1980) di Jim Jarmusch, "Do the Right Thing" (1989) di Spike Lee e "Lost Book Found" (1996) di Jem Cohen affrontano, pur da una diversa prospettiva, i principali conflitti socio-culturali interni alle dinamiche urbane reali e li ambientano in zone meno celebri della Grande Mela (Lower East Side, Bedford-Stuyvesant, Midtown) rivelando le tracce di un 'patrimonio genetico' del cinema newyorchese. Tre ritratti originali di New York aderenti all’immagine reale e non a un’immagine-icona, in cui risultano ancora una volta centrali i temi dell'identità, dell'indipendenza e della ricerca.
Naked City. Identità, indipendenza e ricerca nel cinema newyorchese / Maria Teresa Soldani. - STAMPA. - (2013), pp. 1-242.
Naked City. Identità, indipendenza e ricerca nel cinema newyorchese
Maria Teresa Soldani
2013
Abstract
Se la città è lo specchio della società, New York è l’emblema della società occidentale del Ventesimo Secolo, in particolare degli ultimi decenni. Multietnicità, integrazione, emarginazione, tolleranza, alienazione, opportunità, degrado, ricchezza, povertà sono tra le parole chiave che la definiscono. Fin dalle origini, la metropoli diventa uno dei centri maggiori del cinema mondiale, trasformandosi in un set a cielo aperto in cui documentazione, sperimentazione e finzione si condensano e si sviluppano. L’enorme patrimonio filmico accumulato in oltre cento anni di storia restituisce una metropoli scissa tra fiction e realtà. In questo scenario, "Permanent Vacation" (1980) di Jim Jarmusch, "Do the Right Thing" (1989) di Spike Lee e "Lost Book Found" (1996) di Jem Cohen affrontano, pur da una diversa prospettiva, i principali conflitti socio-culturali interni alle dinamiche urbane reali e li ambientano in zone meno celebri della Grande Mela (Lower East Side, Bedford-Stuyvesant, Midtown) rivelando le tracce di un 'patrimonio genetico' del cinema newyorchese. Tre ritratti originali di New York aderenti all’immagine reale e non a un’immagine-icona, in cui risultano ancora una volta centrali i temi dell'identità, dell'indipendenza e della ricerca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.