Limes e al tempo stesso limen il Mediterraneo si caratterizza come spazio militare fortificato dalla «Fortezza Europa» e, ugualmente, come «nuovo inizio» – o aspirazione in tal senso – per chi, dalle sponde settentrionali dell’Africa, aspira a una nuova vita. In questo senso, esso mette in evidenza la moltiplicazione delle prospettive, dei punti di vista necessari di fronte ai fenomeni globali per definizione. Eppure, la consapevolezza di questa molteplicità non è tutt’oggi acquisita, come non lo è la complessità propria del processo di «globalizzazione» (a cui il fenomeno delle migrazioni è comunemente ricondotto nel dibattito pubblico) di fronte a cui, si osserva la polarizzazione di due posizioni, antitetiche ma ugualmente problematiche: la «globofilia» e la «globofobia». A partire dalla definzione di queste ultime e dalla specificazione sulla complessità della globalizzazione, il presente contributo intende riflettere sui limiti di tali interpretazioni e sul Mediterraneo come simbolo di una complessità globale che disarticola tanto le interpretazioni «ultra-liberali» della globalizzazione quanto quelle «ultra-populiste».
Elia Zaru (2021). Globofobia, globofilia e teoria critica della globalizzazione: la dimensione complessa del mediterraneo e delle migrazioni. Palermo : Palermo University Press.
Globofobia, globofilia e teoria critica della globalizzazione: la dimensione complessa del mediterraneo e delle migrazioni
Elia Zaru
2021
Abstract
Limes e al tempo stesso limen il Mediterraneo si caratterizza come spazio militare fortificato dalla «Fortezza Europa» e, ugualmente, come «nuovo inizio» – o aspirazione in tal senso – per chi, dalle sponde settentrionali dell’Africa, aspira a una nuova vita. In questo senso, esso mette in evidenza la moltiplicazione delle prospettive, dei punti di vista necessari di fronte ai fenomeni globali per definizione. Eppure, la consapevolezza di questa molteplicità non è tutt’oggi acquisita, come non lo è la complessità propria del processo di «globalizzazione» (a cui il fenomeno delle migrazioni è comunemente ricondotto nel dibattito pubblico) di fronte a cui, si osserva la polarizzazione di due posizioni, antitetiche ma ugualmente problematiche: la «globofilia» e la «globofobia». A partire dalla definzione di queste ultime e dalla specificazione sulla complessità della globalizzazione, il presente contributo intende riflettere sui limiti di tali interpretazioni e sul Mediterraneo come simbolo di una complessità globale che disarticola tanto le interpretazioni «ultra-liberali» della globalizzazione quanto quelle «ultra-populiste».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.