In un breve ma intenso volumetto, il filosofo Salvatore Petrosino (2020) racconta la pandemia, riflettendo sul significato di alcune parole, invitando i lettori a restituire un senso a quanto accaduto (e, purtroppo, sta ancora accadendo), proprio a partire dal linguaggio e dalle narrazioni utilizzate nei discorsi comuni. Il Virus (con la “V” maiuscola, perché, ormai, non serve nemmeno più dargli un nome di specificazione) rappresenta, nelle parole del filosofo, uno “scandalo” 137e, nella fattispecie, lo scandalo “dell’imprevedibile”, alla cui irruzione, violenta e traumatica, non eravamo affatto preparati. Ed è così che, nell’arco di tre mesi, quelli che corrispondono al primo e più traumatico dei lockdown nel nostro paese, sono emersi in superficie, con l’avvento dell’imprevedibile, con la potenza di un’onda anomala, quei temi “scomodi” connaturati alla stessa esistenza umana 138na, ovverosia la sua finitudine, il suo essere sempre, dal giorno uno, inevitabilmente a rischio, fragile e frangibile. In tutto questo, tra tutti gli arresti, le chiusure, i disagi e gli adattamenti, scuole e servizi per la prima infanzia hanno dovuto chiudere le loro porte, lasciando così, inevitabilmente, bambine, bambini, ragazze e ragazzi nelle loro case a stretto contatto, nella maggioranza dei casi, con i loro genitori che, da un giorno all’altro, si sono ritro-vati a gestire e (ri)negoziare, nell’ambito delle dinamiche familiari, nuovi ruoli, nuovi tempi e, ovviamente, nuovi spazi. “In trappola”, rinchiusi, inevitabilmente “sotto scacco”? Certamente di fronte a un aumento del carico mentale e organizzativo, ma senza la serenità del già noto e con l’aggiunta delle preoccupazioni – per sé, per i figli, per i propri cari – legate ai pericoli per la salute fisica, alla tenuta psicologica e alla deprivazione socio-educativa
S.Demozzi (2022). Letture “incomplete” sul passaggio del Virus. Spunti e riflessioni dalla pedagogia. Milano : Franco Angeli.
Letture “incomplete” sul passaggio del Virus. Spunti e riflessioni dalla pedagogia
S. Demozzi
2022
Abstract
In un breve ma intenso volumetto, il filosofo Salvatore Petrosino (2020) racconta la pandemia, riflettendo sul significato di alcune parole, invitando i lettori a restituire un senso a quanto accaduto (e, purtroppo, sta ancora accadendo), proprio a partire dal linguaggio e dalle narrazioni utilizzate nei discorsi comuni. Il Virus (con la “V” maiuscola, perché, ormai, non serve nemmeno più dargli un nome di specificazione) rappresenta, nelle parole del filosofo, uno “scandalo” 137e, nella fattispecie, lo scandalo “dell’imprevedibile”, alla cui irruzione, violenta e traumatica, non eravamo affatto preparati. Ed è così che, nell’arco di tre mesi, quelli che corrispondono al primo e più traumatico dei lockdown nel nostro paese, sono emersi in superficie, con l’avvento dell’imprevedibile, con la potenza di un’onda anomala, quei temi “scomodi” connaturati alla stessa esistenza umana 138na, ovverosia la sua finitudine, il suo essere sempre, dal giorno uno, inevitabilmente a rischio, fragile e frangibile. In tutto questo, tra tutti gli arresti, le chiusure, i disagi e gli adattamenti, scuole e servizi per la prima infanzia hanno dovuto chiudere le loro porte, lasciando così, inevitabilmente, bambine, bambini, ragazze e ragazzi nelle loro case a stretto contatto, nella maggioranza dei casi, con i loro genitori che, da un giorno all’altro, si sono ritro-vati a gestire e (ri)negoziare, nell’ambito delle dinamiche familiari, nuovi ruoli, nuovi tempi e, ovviamente, nuovi spazi. “In trappola”, rinchiusi, inevitabilmente “sotto scacco”? Certamente di fronte a un aumento del carico mentale e organizzativo, ma senza la serenità del già noto e con l’aggiunta delle preoccupazioni – per sé, per i figli, per i propri cari – legate ai pericoli per la salute fisica, alla tenuta psicologica e alla deprivazione socio-educativaFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
DEMOZZI letture incomplete.pdf
accesso aperto
Tipo:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
Licenza per Accesso Aperto. Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate (CCBYNCND)
Dimensione
1.16 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.16 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.